Elezioni Nocera Inferiore: gli anni del burbero limpido…

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E’ il 1997, fa apparizione il ciclone Aldo Di Vito. Non è giovanissimo. Nell’età verde, era abbagliato dalla fiamma tricolore che saliva da una certa bara oltre che dalla Folgore. Successivamente diventa penalista di grido, pure autore teatrale interessante. Stravince il ballottaggio con l’ex senatore Antonio Guerritore. E’ appoggiato da Forza Italia e Alleanza Nazionale. Ma i partiti con lui rimangono fuori da ogni logica di spartizione e comando. Decide tutto lui, pur potendo contare su una fidata squadra di assessori tecnici (lavorano in silenzio e senza grilli per la testa). Non guarda alle ideologie o alle appartenenze: cerca di scegliere per competenza quando si tratta di affidare incarichi. Alza spesso la voce ma realizza tanto. Tutti ricorderanno in lui il sindaco burbero e limpido. Ovviamente uno così al vecchio modo di far politica comincia a dar fastidio: viene mandato a casa in anticipo. Ma lui ha testa dura e sangue nelle vene: si rivà a votare, ha difronte la super coalizione di Romano. Da solo, ovvero con la gente ma senza partiti, perde per pochi voti.

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