Una trattativa lampo. Agevolata dalla volontà di entrambe le parti di arrivare immediatamente all’accordo.
Non ha avuto dubbi, Rosario Di Girolamo, quando gli è stata proposta la Turris. “Avevo intenzione di restare in Campania, confidando in un’occasione importante. Quando il mio procurat0ore mi ha prospettato la possibilità di avviare un discorso con la Turris, non ho esitato un solo istante. Per me Torre del Greco ha avuto sin da subito la priorità rispetto a tutte le altre opzioni”.
Lo hanno convinto la bontà del progetto della società, oltre che la carica esplosiva della piazza. “Nello stesso momento in cui ho messo piede in ufficio per incontrare la società, ho compreso l’importanza della situazione. Già dall’aria che si respirava ho capito che qui si punta a qualcosa di molto importante. È stata una trattativa parecchio veloce. Io volevo la Turris e la Turris voleva me. E poi ho pensato alla tifoseria. L’ho incrociata diverse volte e la passione di quei tifosi è riuscita ogni volta a trasmettere una forte carica anche a me, nonostante fossi un avversario. Non vedo l’ora di vivere da protagonista quell’emozione”.
Insiste sull’aspetto motivazionale – oltre che tecnico – il diesse Vitaglione. “È stato fin da subito il nostro primo obiettivo e lui si è posto nei nostri confronti con lo stesso spirito e lo stesso entusiasmo. Ha capito il valore della maglia corallina ed ha compreso quanto le ambizioni della società, in questo particolare momento storico, possano fare la differenza. Di Girolamo, tra l’altro una delle priorità di mister Baratto, ha un gran carattere. È un guerriero. L’ideale per una piazza come Torre”
Quindi il diggì Enzo Calce. “Il suo curriculum dice tutto. È un giocatore di grande esperienza e personalità. Abbiamo pensato a lui sin dall’inizio e deve essere per tutti noi motivo di orgoglio il fatto tanti calciatori importanti vivano la Turris come una prima scelta. Dobbiamo continuare su questa strada”.
