Dall’agro nocerino al casertano. Truffa sulla cassa integrazione: blitz in Regione Campania

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Cassa integrazione erogata indebitamente: i carabinieri piombano negli uffici della Regione Campania. Due giorni fa, i militari della sezione di polizia giudiziaria, dietro delega del sostituto Giuseppe Cacciapuoti, si sono recati presso la Direzione generale dell’ufficio Interventi al Mercato del Lavoro, portando via computer e materiale informatico in uso a due funzionari. L’attività è strettamente collegata all’indagine che ha preso forma lo scorso maggio e che ipotizza un’erogazione indebita di cassa integrazione guadagno (g.i.g.) ad aziende “fantasma”. Nel mirino ci sono circa 300 lavoratori, con un danno al momento quantificato in diversi milioni di euro. Le sedi legali di queste aziende si trovano a Nocera Inferiore (da qui la competenza territoriale ad indagare), Castel Volturno e Casal di Principe. Oltre ai due funzionari – destinatari solo di un decreto di sequestro – nel mirino della magistratura sono finite anche altre tipologie di figure professionali. Le aziende in questione infatti, sarebbero gestite da soggetti che provengono sia dall’area del casertano che dell’Agro nocerino, i quali a loro volta si avvalgono di commercialisti, consulenti del lavoro e sindacalisti. Il lavoro investigativo, scaturito da un accertamento di altra natura sull’Inps, si muove sull’ipotesi di una serie di ditte fasulle create ad hoc per beneficiare di quanto previsto da un decreto regionale per le aziende in stato di crisi. Tra la documentazione sequestrata, anche i verbali di accordi sindacali utili al riconoscimento del contributo economico. Verbali che una volta giunti in Regione, non sarebbero stati soggetti a nessuna verifica, con il diretto rilascio del contributo in soldi. Che esista una complicità tra funzionari regionali, sindacalisti e consulenti è al momento ipotesi da accertare. L’azienda con sede legale a Nocera Inferiore ha la sua ubicazione in via Fucilari. Il lavoro dei militari agli ordini del luogotenente Massimo Santaniello e dell’appuntato Nicola Montone si è concentrato anche sulle presunte omissioni dei funzionari Inps delle sedi di Nocera Inferiore e Salerno. La prima verifica fatta a maggio fu estesa ad un’impresa che aveva come oggetto sociale la lavorazione di indumenti intimi. E con un numero di dipendenti assunti pari a 33.   

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