Creset resiste al Consiglio Comunale di Boscoreale

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Creset consiglio comunale boscoreale
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Di Luigi Capasso

Come rafforzare la Creset nel giorno in cui tre consiglieri di opposizione cercano di scardinarla. E’ questo l’atto di chiusura del question time in Consiglio Comunale sulle attività della società di recupero crediti che, secondo l’opposizione, vesserebbe ii cittadini applicando rincari del 200%. Tutto vero, ma viene attuata l’applicazione di un regolamento comunale relativo al 2013, quando c’era il commissario prefettizio. Che poi sia arrivata una delibera di giunta del 2019, epoca di Giuseppe Balzano sindaco, senza tener conto dell’incremento per i cittadini, è un’altra storia. E se ne parlerà anche stasera nel programma di Alina Cescofra, Live On, a partire dalle 21. (collegati qui)

Creset, il bambino con la pistola 

Storia che riassume con enorme lucidità Gaetano Campanile, consigliere di maggioranza, che all’epoca c’era e che oggi afferma: “E’ stato come mettere una pistola nelle mani di un bambino”. Però Campanile è colui che difende la Creset, spiegando anche dei criteri che in sostanza non appaiono sbagliati. Perché se è vero che i tributi comunali aumentano del doppio nel momento in cui finiscono alla società di riscossione, è pur vero che non ci sono alternative.

Bere o affogare

L’alternativa sarebbe affidarsi all’Agenzia delle Entrate e lo specifica il capo settore della ragioneria, la dottoressa Buondonno, in prestito per 18 ore settimanali al Comune di Boscoreale. Accade così che i politici della città della pietra lavica vogliano quasi effettuare un percorso inverso a quello che recentemente ha intrapreso Scafati. Non si capisce quindi quale sia l’obiettivo. Bocciare la Creset significherebbe far arrivare l’Agenzia delle Entrate. 

Creset: Sergianni e la questione morale

Le motivazioni esposte da Nicola Sergianni in consiglio comunale sono più che valide e parlano di un contratto di 346 mila euro con la Creset. E’ il valore globale dell’accordo. Il contratto si regge sull’aggio del 10% che la società trattiene nel momento in cui avviene la riscossione dei crediti.

Sergianni è determinato: “La Creset appesantisce le casse del Comune e questa è una spesa non sostenibile. Per me il problema va affrontato al di là di ogni cosa, comprese le divisioni politiche. Non è giusto, sul piano morale per i cittadini, che  si pensi ai cambi nella Giunta piuttosto che a queste cose. Io credo che bisognerebbe concentrarsi di più sull’interesse delle persone. Sono qui in Consiglio dopo aver letto il contratto stipulato con la Creset e non dopo aver perso tempo a scrivere dei post su Facebook. Mi auguro che si lavori al bene comune e che questa amministrazione arrivi alla fine del suo percorso”. Per i cambi in Giunta, Diplomatico ben presto potrebbe ricevere Luca Giordano e Anna Abbenante in squadra, a meno che non siano saltati vecchi accordi di rotazione.

La disponibilità della segretaria e del sindaco

In consiglio non c’è nulla di più esplicito della mimica del segretario generale Stefania Zolfo. Preparatissima in ogni punto da affrontare, replica con decisione ed eleganza anche a qualche fuorviante passaggio di consiglieri poco informati. La segretaria generale precisa, quindi, perché il consiglio comunale è stato convocato con la forma del question time, ricevendo anche il supporto del presidente Antonio Di Somma che ribadisce come la decisione sia figlia della riunione con i capigruppo. 

Diplomatico determinato come… Gattuso

Così, è il sindaco Antonio Diplomatico a mettere un po’ in riga tutti. Utilizza anche dei paragoni calcistici, complimentandosi per la vittoria in Coppa Italia del Napoli. Il primo cittadino si presenta in consiglio comunale con la cravatta del club di De Laurentiis. L’assessore Ida trito, invece, con mascherina degli azzurri, lei che fa parte di una famiglia di tifosissimi del Napoli. C’è anche da sottolineare la battuta dell’assessore Peppe Langella, con delega tributi: “Gli juventini non sono venuti”. Fortunatamente il disinteresse della città per il consiglio comunale non genera particolari illazioni. Nell’aula consiliare non c’era quasi nessuno.

“Sindaco, lei è un uomo solo al comando”

Indipendentemente dalle battute, l’assise ruota intorno alla Creset, che rappresenta un problema per i cittadini, ma forse non risolvibile per i vincoli ricevuti dall’amministrazione per quanto riguarda le assunzioni. Il sindaco Antonio Diplomatico è perciò ben deciso nella sua esposizione dopo avere ascoltato anche dall’opposizione la frase che “ormai lui è un uomo solo al comando”. E’ un sindaco che lavora tanto, che sa fare il capitano, il marinaio e sta comunque tenendo la rotta in un mare agitatissimo. Ovviamente gli errori li fanno tutti ma almeno Diplomatico la faccia ce la mette sempre, anche e soprattutto per le cose che in città non funzionano.

“Viviamo una crisi drammatica ed io stesso vorrei che i cittadini non fossero tartassati – spiega il sindaco in Consiglio -. Allo stesso tempo dico che i tributi vanno pagati, come ha specificato anche il consigliere Sergianni nella sua esposizione. Bisogna tener presente il contratto può essere rescisso solo se la Creset si rende autore di particolare inadempimenti. Purtroppo gli accordi non si possono annullare per simpatia o antipatia, ma solo seguendo le regole scritte e un iter regolamentato. Tra l’altro devo ammettere che ci ritroviamo di fronte a un contratto vago, che io stesso ho voluto valutare”. Una vicenda che mette d’accordo, sostanzialmente, maggioranza e opposizione, ma che finisce inevitabilmente nell’imbuto della burocrazia. 

Creset, Costabile e Campanile replicano a Sergianni

Il consigliere Costabile parla della richiesta effettuata il 25 gennaio 2020 (leggi qui) per visionare le relazioni trimestrali di Creset, ma la dirigente Buondonno specifica che queste sono puntuali e hanno anche una rendicontazione mensile, grazie alla fatturazione che la società emette all’Ente.

Per questo, Campanile precisa che “il bilancio del Comune dipende anche dai pagamenti delle tasse. Creset ha il compito di combattere l’evasione e recuperare somme non pagate. Ogni amministrazione, però, fa storia a sé e si riparte ogni qualvolta ci sono le elezioni. Giusto, però, anche sottolineare che il lavoro iniziato negli anni precedenti si eredita e lo si porta avanti, come abbiamo fatto in occasione di alcune opere pubbliche che stiamo effettuando. La Creset non va additata come il male di Boscoreale, ma bisogna trovare delle soluzioni per i cittadini, con dilazioni e applicando delle sanzioni equilibrate. Purtroppo non credo che il comune di Boscoreale abbia la possibilità di fare delle assunzioni per ristrutturare l’ufficio tributi”.

Capitolo chiuso

Una discussione in Consiglio Comunale che rischia, quindi, di finire su un binario morto. La Creset è la società di riscossione alla quale il Comune di Boscoreale si è affidata. Gravi inadempienze non sono state riscontrate dalla dottoressa Buondonno, puntualissima nella sua esposizione tecnica in Consiglio Comunale. Boscoreale, purtroppo, è come un cane che si morde la coda, ma sostanzialmente emerge una triste realtà: la città è povera. Di idee, di iniziative e di risorse.

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