Il professor Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive al San Martino di Genova, fa il resoconto delle misure anti covid adottate dal Governo Centrale nell’ultimo mese.
Il dottor Bassetti è fermamente convinto che il vaccino sia l’unico strumento per tornare a condurre una vita normale ed in sicurezza e se in Italia questo non c’è ancora è causa di una burocrazia lenta e disorganizzata.
“I morti sono riferiti sempre alle tre o quattro settimane precedenti. Diciamo che questo è il prezzo che paghiamo per i 40mila contagi di quattro settimane fa, di cui più o meno il 5 % finisce in ospedale, lo 0,5% in terapia intensiva e alcuni purtroppo non ce la fanno.
Siamo passati da un 18% di positivi al 10% odierno. Per vedere una discesa anche nei decessi e nelle ospedalizzazioni ci vorrà ancora un po’ di tempo. Il calo è figlio dell’adozione di queste misure rigide, ma non rigidissime.
Questi dati confermano che i lockdown selettivi, a seconda dell’indice RT delle varie regioni, funzionano meglio e ci consentono di non intervenire pesantemente sulla parte economica. Continuo a sostenere che una misura unica sia sbagliata.
Senza dubbio la limitazione della mobilità tra i comuni, in un Paese come il nostro, dove ci sono migliaia di famiglie che magari hanno i figli residenti nel comune limitrofo, a pochi chilometri di distanza.
Sembra che abbiamo dimenticato che negli ultimi nove mesi abbiamo isolato i nostri anziani. È una norma esagerata e profondamente limitante della libertà individuali. Rimango convinto che si poteva trovare un modo di trascorrere il Natale in sicurezza, almeno in famiglia. Stiamo camminando. Anche su questo l’Europa è lenta.” – afferma Bassetti.