Coronavirus: suore di Avellino producono mascherine con vecchie lenzuola

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Ago, filo e tanta buona volonta’ da parte di alcune suore che si sono messe a realizzare mascherine per la Caritas di Avellino con delle vecchie lenzuola. L’idea di coinvolgere le religiose e’ stata del vicedirettore della Caritas della citta’ campana, don Vitaliano Della Sala. “La poverta’ – racconta a Vatican News – non va in quarantena. E nemmeno la carita’ puo’ andarci. Quindi abbiamo pensato a cosa poter fare per continuare a fornire i nostri servizi, senza gravare sulle istituzioni che hanno gia’ tante difficolta’”.

Le salesiane e le benedettine di Mercogliano, le oblate di Avellino e le clarisse di Santa Lucia di Serino: sono diverse le comunita’ monastiche della zona che hanno aderito fin da subito all’iniziativa. Ed e’ probabile che altre realta’ si facciano avanti.

Il dato da sottolineare e’ un altro. “Accanto alle suore – precisa il vicedirettore della Caritas di Avellino – si sono mobilitate anche le ex allieve, le amiche e altre persone che frequentano queste case religiose”. E non e’ tutto. “Adesso – aggiunge don Vitaliano – le suore hanno scoperto che le mascherine si possono fare anche con stoffe colorate pensando soprattutto ai bambini, perche’ il bianco ricorda un po’ l’ambiente ospedaliero”. Non si tratta di un presidio sanitario in piena regola, ma serve certamente a garantire protezione. La materia prima? “Vecchie lenzuola – risponde il sacerdote – che vengono lavate con candeggina, disinfettate, ritagliate e poi cucite con gli elastici”. Nei primi giorni sono state prodotte 500 mascherine, tutte destinate alle varie strutture della Caritas di Avellino. La mensa e il dormitorio restano attivi, sebbene con le dovute limitazioni. In pratica non si esce e non si entra: gli ospiti presenti vivono all’interno, mentre i pasti per i bisognosi vengono distribuiti dalle finestre.

“La cosa piu’ bella delle mascherine – conclude don Vitaliano – e’ che con l’emergenza questi centri vanno avanti in regime di autogestione”.

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