Coronavirus – Sud. Allarme degli 007 su possibili rivolte sociali

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Una propagazione del virus al Sud è assolutamente da scongiurare, non soltanto per questioni prettamente sanitarie ma anche per una corretta e utile gestione dell’ordine pubblico. Negli ultimi due giorni si paventa, ma è solo una ipotesi, uno scenario dai contorni “apocalittici” che potrebbe portare a un rischio di rivolte.
Tenendo conto del problema concreto delle strutture ospedaliere vicine al collasso, ciò che desta particolare preoccupazione è la eventualità di una interferenza della criminalità organizzata.

Attraverso un report riservato, l’intelligence ha messo in guardia il governo centrale circa la probabilità che la crisi economica e le serrate di diverse attività commerciali a causa dell’epidemia del Coronavirus possano, soprattutto nel Mezzogiorno, scatenare disordini sociali.

E’ bene precisare nuovamente che trattasi di uno scenario assolutamente ipotetico, tra i tanti che i 007 stilano. Alla base le informazioni raccolte ogni giorno dalle forze dell’ordine sul territorio e che confluiscono nei rapporti quotidiani e settimanali che i vertici delle forze di polizia inviano per prassi ai capi-centro dell’intelligence.  Ma, nel dossier indirizzato allo staff del premier Conte, c’è anche un caso di cronaca che risale a una settimana fa, quando a Napoli, si è verificato il triste episodio di un uomo dei Quartieri Spagnoli che ha scippato la busta della spesa ad una signora anziana. Sicuramente un segnale di disagio, forse isolato, ma che è giusto non sottovalutare.
Di certo c’è che una emergenza sanitaria di questo tipo, ha ben tracciato la linea di demarcazione tra ricchi e poveri. Una questione antica che ritorna prepotentemente protagonista in circostanze di straordinaria emergenza.

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