Coronavirus – I portaseccia dopo la frittura: lo sfogo del Presidente De Luca

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Continua l’appuntamenti in diretta Facebook del presidente De Luca che ai giornalisti proprio non piace visto che non hanno la possibilità di fare domande. Ma Vincenzo De Luca in questo momento non bada ai dettagli, e dritto come un treno prosegue la sua crociata contro il Coronavirus. “Bisogna stringere i denti e avere fiducia, la battaglia sarà vinta, ce la faremo“, dice la diretta su Facebook.

Con uno accennato apprezzamento per le misure governative, che ritiene giuste, non perde occasione per bollarle anche come ‘tardive’. E mostrando i diversi tipi di mascherine, da quelle chirurgiche a quelle utilizzate negli ospedali dice: “Queste forniture di P2 e P3 non arrivavano, qui si è determinato il problema, e dipendeva dalla protezione civile, per questo abbiamo alzato i toni, ma sempre in spirito di collaborazione. Quando parlo così sono convinto di dare un aiuto al governo nazionale. Se parlo chiaro, evitiamo il possibile disastro del contagio al Sud e in Campania. Se parlo linguaggio di verità sono credibile, ma non c’è alcun conflitto istituzionale“.

L’amara ironia: “La Protezione Civile ha inviato 552mila mascherine? Amici cari, vediamo di capirci, quelle sono le mascherine del coniglietto Bunny.- mostrando il modello di mascherina con agli estremi i fori per le orecchie – Sono mascherine coniglietto, ottime per pulire gli occhiali, le lenti, ma per gli ospedali lasciamo perdere ci vuole fantasia a definirle mascherine“.

Per De Luca in Campania, dopo il “nemico” numero 1 che è ovviamente il Coronavirus c’è un altro nemico contro cui combattere: i portaseccia “che hanno poteri oscuri, stanno male se le cose vanno bene. Dico ai portaseccia, l’unico collasso è arrivato nel vostro cervello. Abbiamo solo sollevato con forza il problema delle forniture, se ci arrivano la situazione è governabile, mascherine, sistemi di protezione per i medici. Ieri 1454 contagiati totali e 135 tamponi positivi. A mezzanotte sono arrivati i dati dei tamponi fatti nella casa per anziani Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia: 52 anziani contagiati e siamo arrivati a 135“.

Poi è il momento dell’algoritmo e grazie al supporto di una tabella spiega: “In base a questo prevediamo per domenica 1721 contagi e 493 ricoveri in ospedale, noi governiamo il problema se abbiamo la capacità di prevedere quello che succede una settimana prima, questo è il lavoro che stiamo facendo. Il picco sarà alla fine della prima settimana di aprile. Stiamo lavorando ad essere pronti quando avremo più di tremila contagi e ce la possiamo fare. Garantisco ai cittadini che ce la facciamo. In Campania abbiamo fatto già un miracolo“.

Complessivamente ci aspettiamo questa evoluzione, di raggiungere verso il 3-5 aprile la situazione piatta, cioè per la quale abbiamo un incremento ogni giorno di 80-100 contagi, ma non di più. Se arriviamo a questo dato stabile, dopo una settimana comincerà la curva discendente – chiarisce il presidente De Luca -. La corsa oggi è ad essere pronti da qui a 10 giorni, quando prevediamo l’arrivo dello tsunami.

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