Il commovente e piccolo aiuto arrivato dall’Albania. Ma anche il grande aiuto in arrivo dall’eterno e a volte fin troppo spavaldo alleato americano. E quel che in termini sanitari c’hanno dato Russia, Cina e Cuba. Questi sono gli aiuti arrivati fin qui all’Italia, colpita al cuore dal Coronovirus. L’Europa istituzionale è la grande assenza e questo comportamento farà certamente aumentare nel nostro Paese la schiera già affollata degli euro-scettici o almeno degli euro-perplessi. In frangenti come quello attuale, il manifesto di Ventotene di Spinelli e Rossi appare pura utopia. S’è formato un fronte particolare a livello economico-politico. La Francia ha rotto ogni indugio e si è schierata accanto a Italia e Spagna nel richiedere un intervento forte, a colpi di eurobond o di qualche misura simile, che non riguardi cioè al debito e al calo in picchiata del Pil ma che riesca a far ripartire il continente. Il fronte nordico del rigore a tutti i costi, rappresentato da Germania e Olanda, al momento continua a dire di no. Pane e tulipani, c’andrebbe da affermare prendendo spunto da un film. V’è necessità del pane prima dei tulipani, non sembra un concetto di difficile comprensione ma evidentemente c’è ancora chi preferisce pensare ai tulipani…
Questa non è e non sarà una crisi di parte. E’ fisiologicamente prevista la contrazione sia della domanda che dell’offerta, come ha ricordato Prodi l’altra sera sarà una crisi che riguarderà il ristoratore e chi va al ristorante. Occorrono dunque misure forti, pompare liquidità innanzitutto, avere una chiara strategia di ricostruzione subito dopo. America e Cina stanno già provvedendo in proprio, la Russia non avrà problemi a farlo invece l’Europa prende e perde tempo, rischiando di sparire definitivamente e di prestare il fianco ad altri attacchi sovranisti a quel punto più che giustificati. Se non ora, quando. L’andrà tutto bene non può essere solo italiano. Dovrà essere un andrà tutto bene all’europea per funzionare.
