Coronavirus. Furlan: “L’autunno mi preoccupa, serve un grande patto sociale per la crescita, lo sviluppo ed il lavoro”

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“L’autunno mi preoccupa, se non faremo cose serie e importanti, Quasi 30 punti in meno di produzione industriale come potrebbero non preoccupare ed è per questo che al premier Giuseppe Conte abbiamo chiesto un grande accordo con le parti sociali per definire azioni importanti su investimenti per crescita, sviluppo e lavoro, come seppe fare Carlo Azeglio Ciampi”. Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, intervistata ad ad Agora’ su Raitre circa la attuale situazione economica del Paese, i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro e le crisi aziendali esistenti anche prima della pandemia tra le quali l’Ilva sulla quale proprio oggi si terrà un incontro al ministero dello Sviluppo economico tra i vertici aziendali e i sindacati.

“Se il governo vuole nazionalizzare l’Ilva lo dica con chiarezza, l’incertezza non è più accettabile” ha sottolineato Furlan chiedendo al Governo di dire con chiarezza cosa intende fare. “Sull’Ilva – ha aggiunto – sono stati fatti errori madornali dalla politica per tutta la questione dello scudo penale, un pretesto incredibile offerto su un piatto d’argento ad Arcelor Mittal” e “dal punto di vista aziendale. Migliaia e migliaia di lavoratori sono lì appesi da mesi” ha ricordato sottolineando che “se Arcelor Mittal può rimanere vanno rispettati gli accordi. Che non ci sia certezza per gli oltre 20mila lavoratori e che, soprattutto, non ci sia certezza sul ruolo dell’Italia nella produzione dell’acciaio è davvero insopportabile”.

Quanto alla sicurezza nei luoghi di lavoro per evitare il contagio da Covid: “nelle fabbriche – ha speigato Furlan – attraverso la contrattazione e gli accordi stiamo applicando protocolli importanti sulla sicurezza, questo a garanzia dei lavoratori e delle loro famiglie. C’è molta attenzione, abbiamo fatto importanti protocolli nazionali, aziendali e territoriali. Capisco benissimo la voglia di tornare alla normalità, ma col virus dobbiamo convivere ancora, fin quando non ci sarà un vaccino – ha aggiunto – così come abbiamo fatto provvedimenti importanti per la sicurezza sui posti di lavoro, altrettanta responsabilità dobbiamo chiederla ai cittadini”.

“I lavoratori stanno rispettando le procedure per la sicurezza nelle aziende. Tutti i cittadini devono fare lo stesso. Il coronavirus non è ancora sconfitto. Occorre senso di responsabilita’ da parte di tutti”. La Scuola? Dobbiamo dare stabilità al sistema scolastico e non solo ai nostri precari, che la stabilità se la sono guadagnata tutta”.

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