Coronavirus: A sostegno dell’Italia anche il Vietnam

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Come la Cina e Cuba, anche il Vietnam è intervenuto a sostegno della crisi sanitaria che sta colpendo l’Italia. Intanto, però, mezzo milione di tamponi prodotti da un’azienda di Brescia sono finiti negli Stati Uniti su un volo militare.

HỒ CHÍ MINH CITY – In questi giorni abbiamo avuto modo di sottolineare numerose volte i differenti atteggiamenti che i Paesi stanno assumendo per affrontare la crisi sanitaria globale legata alla pandemia del nuovo coronavirus (COVID-19). I Paesi socialisti si stanno ancora una volta dimostrando all’avanguardia nella solidarietà internazionale, mettendo a disposizione degli Stati più colpiti le proprie conoscenze e le proprie risorse umane e materiali. È proprio quello che stanno facendo la Cina e Cuba, che non hanno fatto mancare il proprio sostegno all’Italia in questa fase di criticità.

All’elenco di aggiunge anche la Repubblica Socialista del Vietnam, che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato sin dall’inizio della crisi come uno dei Paesi che meglio hanno affrontato l’epidemia. Le politiche di prevenzione, contenimento ed individuazione dei possibili contagiati hanno permesso al Vietnam di mantenere un bilancio assai lusinghiero, contando ad oggi soli 85 casi positivi e nessun decesso, nonostante il Paese sia stato tra i primi ad essere colpiti dopo la Cina.

Il governo vietnamita ha preso misure restrittive sin da subito, chiudendo le scuole per due mesi e riducendo al massimo gli ingressi sul proprio territorio nazionale, fino all’estrema misura presa martedì scorso, quando è stata annunciata la sospensione dell’emissione di visti turistici, come si legge nella direttiva emessa dal primo ministro Nguyễn Xuân Phúc. Il Vietnam aveva infatti arginato il numero di casi a sedici in un primo momento, ma da marzo il nuovo coronavirus è tornato a colpire nel Paese attraverso alcuni turisti o vietnamiti che avevano viaggiato all’estero.

Grazie ai ricercatori dell’Università Medica Militare del Vietnam e dell’azienda Viet A Technologies, il Vietnam è riuscito a mettere a punto un efficace test per rilevare la presenza del virus. I kit vietnamiti utilizzano tecniche di biologia molecolare, inclusa la reazione a catena della polimerasi a trascrizione inversa, e sono stati prodotti a tempo di record grazie ai finanziamenti del ministero della scienza e della tecnologia e del ministero della sanità. Secondo quanto riportato dal governo vietnamita, almeno venti Paesi stranieri hanno richiesto migliaia di kit di produzione vietnamita.

Al momento, l’azienda è in grado di produrre 3.600 kit per effettuare 18.000 tamponi, mentre altri 2.400 kit, pari a 12.000 tamponi, verranno prodotti in seguito. Alcuni di questi kit sono già stati esportati verso Paesi come Iran, Malaysia, Finlandia ed Ucraina. Ma il governo di Hanoi ed il direttore dell’azienda, Phan Quốc Việt, hanno anche affermato di voler inviare 400 kit, pari a 2.000 tamponi, in Italia a titolo completamente gratuito, come segno di solidarietà verso il Paese oggi più colpito dall’epidemia.

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