Codacons – Esposto contro Bruno Vespa e i Governatori delle Regioni Puglia e Veneto

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Il Codacons ha presentato un esposto alla Presidenza del Consiglio e ai Consigli regionali di Veneto e Puglia in merito alla presentazione del nuovo vino dell’azienda di Bruno Vespa, avvenuta lo scorso 1 luglio durante l’inaugurazione della masseria Li Reni di Manduria (Ta).
Al centro dell’istanza dell’associazione la violazione delle misure di sicurezza sul fronte Covid nel corso dell’evento. Si legge nell’atto:
“lo scorso 1 luglio, durante l’inaugurazione della Masseria Li Reni di Manduria (Ta), sarebbe  stato presentato il Terregiunte, vino nato dalla “fusione” delle aziende Vespa e Masi.
Ma tutte le persone presenti risulterebbero essere tutte state sprovviste di strumenti di protezione quali le mascherine obbligatorie di legge.
Ad aggravare la situazione la circostanza che alla presentazione avrebbero partecipato ospiti illustri come il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano insieme per un brindisi alla festa di Bruno Vespa, il tutto naturalmente immortalato a conferma del mancato utilizzo delle mascherine”
Il Codacons ha dunque chiesto “di svolgere tutte le verifiche e accertamenti del caso, attraverso una apposita istruttoria, poiché in caso di rispondenza alla realtà di quanto riportato da tutti i media, stampa e siti web, il comportamento tenuto dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, e dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano –  da sempre distintisi per decisionismo contro il Coronavirus – rappresenterebbe una aperta violazione a quanto previsto dal Governo in merito all’obbligatorietà dell’utilizzo degli strumenti di prevenzione, le cosiddette mascherine, e al divieto di assembramento, un comportamento che oltre a ledere l’immagine della P.A. stessa, lede la fiducia riposta dalla collettività nella P.A. e alle persone dei due presidenti, vanificando tutti i sacrifici fin qui fatti dalla collettività e le limitazioni impartite per contenere la diffusione del coronavirus, sfiducia proprio nei confronti di coloro  che dovrebbero essere esempio integerrimo di rispetto e di garanzia da seguire nella lotta al contrasto e alla diffusione del coronavirus”.
Già in passato il Codacons fu costretto a denunciare Vespa per avere mostrato il marchio Marlboro a “Porta a porta” e la RAI pagò una salata multa dopo la quale il conduttore giurò che non avrebbe mai invitato l’associazione nella sua trasmissione stracciando così l’obbligo di pluralismo in vigore nel servizio pubblico
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