Chiesa e pedofilia, l'”Eca Global” denuncia anche il caso di Ponticelli

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Casi di pedofilia trattati dal Vaticano con negligenza? È questa la domanda che si stanno ponendo in molti e che riguarda le denunce dell’associazione internazionale di vittime di abusi ecclesiastici “Eca Global”. A parlarne è stato Francesco Zanardi, ex vittima, che nel corso di una conferenza stampa ha portato fatti e circostanze che riguardano diversi sacerdoti italiani che negli anni pare abbiano perpetrato abusi su minori, a volte anche portatori di handicap.

Zanardi ha raccontato quattro diverse storie susseguitesi nell’intero territorio italiano.

Roma: un caso di pedofila riguarderebbe il Preseminario (collegio per ragazzi situato accanto a Santa Marta). Il Vaticano, pare, abbia taciuto sulla vicenda senza prendere dovuti provvedimenti. Uno dei maggiori coinvolti sarebbe un sacerdote che continua ad esercitare il ministero in Lombardia, a Como.

Verona: sotto i riflettori l’istituto Provolo. Lì, come denunciato nel 2014 al Vaticano, ben 25 sacerdoti si sarebbero resi colpevoli di atti di abuso nei confronti di allievi sordi. Alcuni di essi, appunto, nel 2014 si recarono presso la Santa Sede per denunciare tutto attraverso apposito dossier. Alla denuncia, però, non seguirono particolari provvedimenti: uno dei presunti sacerdoti coinvolti, don Nicola Corradi, fu lasciato alla direzione dell’istituto Provolo in Sudamerica fino a quando non arrestato dalle forze dell’ordine argentine.

Rozzano (MI): la vicenda riguarda l’ex parroco milanese don Mauro Galli, condannato a metà settembre circa a 6 anni e 4 mesi per pedofilia. Tale storia, secondo Zanardi, era stata messa a conoscenza del Vaticano che, comunque, pare non abbia preso provvedimenti. Il Santo Padre ha nominato l’allora segretario generale della conferenza episcopale lombarda (nonché vicario generale) mons. Mario Delpini quale “Arcivescovo metropolita di Milano”.

Napoli: il caso è quello di don Silverio Mura. A denunciarlo è stato Arturo Borrelli, presunta vittima, che ha raccontato abusi all’età di 13 anni quando il sacerdote era stato professore di religione a Ponticelli. La storia di don Silverio, però, attualmente sospeso, ha posto numerosi dubbi su quanto e come ha vigilato la chiesa anche nei suoi confronti. Zanardi, infatti, ha raccontato la vicenda che riguarda il presunto spostamento del sacerdote nel pavese tempo addietro, dove pare che, addirittura, fosse noto a tutti sotto falso nome.

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