Centri sportivi, l’allarme dei gestori: “stop al calcetto sancisce la morte del settore!”

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La scelta del governo centrale di fermare gli sport di contatto e soprattutto l’intero comparto amatoriale rischia di mandare in frantumi gli investimenti e i bilanci centinaia di centri sportivi presenti sul territorio nazionale che si sono visti privare della più consistente forma di introito, le gare di calcetto.

Il divieto ha fatto calare il buio su tanti campi di calcetto e calciotto generando una giustificata preoccupazione per un comparto che impiega diversi profili e migliaia di unità che sono parte integrante nell’indotto.

“La chiusura degli sport da contatto sancisce la morte di centinaia di migliaia di operatori del settore oltre che delle annesse strutture sportive evidenzia Antonio Erario, portavoce della Lega Nazionale Impianti – il tutto è stato realizzato dallo Stato senza alcuna evidenza scientifica riconducibile al Covid-19 che ci riguardi”.

Il settore degli impianti sportivi è reduce da un chiusura di quattro mesi, da febbraio a luglio scorso, con entrate annullate e costi legati all’utenza e alla gestione che continuano a pesare su quanti gestiscono le strutture di calcetto.

“Abbiamo davanti i sei mesi più neri della storia e siamo destinati a fallire in poche settimane ed è per questo che lanciamo un drammatico grido d’allarme per chiedere immediatamente un risarcimento danni a nome di tutta la categoria e finanziamenti a fondo perduto per garantire il diritto allo sport che rischia di scomparire, sottolinea Antonio Erario.

Nelle ultime ore è partita una raccolta di firme a livello nazionale per avviare un class-action nei confronti del Governo finalizzata ad evidenziare le criticità di un settore che rischia di rimanere schiacciato per sempre dalle decisioni adottate nel Dpcm dell passata settimana.

L’insostenibilità finanziaria degli impianti è un tema oramai cruciale ed il rischio di default strutturale è grande – si legge nella nota a firma di centinaia di Presidenti e Operatori Sportivi di Associazioni e Società Sportive Dilettantesche di tutta Italia – una enorme fetta dello sport italiano rischia un collasso senza precedenti”.

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