Castellammare, si riapre la questione Terme di Stabia

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Le Terme di Stabia sono al centro di un nuovo dibattito politico, visto il degrado in cui versano da anni e  che vede in prospettiva la possibilità di un rilancio. Il complesso termale appartiene alla storia di Castellammare e al periodo aureo della città. Le due strutture, vecchie e nuove, a distanza di un chilometro l’una dall’altra, sono state mete di visite da ogni parte d’Italia, quando erano in funzione le 28 sorgenti e i lavoratori di varie categorie potevano usufruire delle famose cure termali, grazie alla generosa “mutua” di una volta. Un Parco che nel tempo ha dato ospitalità, benessere, cultura ed economia alla città, sin dall’inizio della sua nascita, nel 1836, ad opera dei Borbone. I lavori furono intrapresi dopo che nel 1787 Ferdinando I di Borbone, da rilevamenti effettuati, scoprì che le acque di Stabia avevano proprietà curative, giungendo a fare miracoli. Acque minerali che nessun’altra città termale può vantare. Un complesso vasto, attanagliato da questioni di varia natura che impediscono di trovare una soluzione valida e definitiva per la funzionalità delle terme, rendendole operative come un tempo. Dopo aver tentato di privatizzarle e dopo lo scempio cui abbiamo assistito in questi anni, diventando addirittura ricovero per animali e rifugio per extracomunitari e senzatetto, l’amministrazione comunale si rivolge al governo Conte. Se n’è parlato in una riunione a Palazzo Farnese, tra il sindaco Cimmino e i deputati del Movimento 5 Stelle da cui è partita la proposta, per cercare di investire il Ministero dello sviluppo economico e portare la questione Terme di Stabia a Roma.  Lo sforzo sarà quello di trovare un’intesa prima e una soluzione poi, dopo aver individuato i vari passi da intraprendere.

C’è da aggiungere che il 20 dicembre scorso è stata accolta la proposta, avanzata da Forza Italia, nell’ambito della Commissione Bilancio di previsione della Regione Campania,  in sede all’approvazione della Legge di stabilità regionale, di stanziare un finanziamento di 500mila euro per ridare nuova veste alle Antiche Terme Stabiane e ridare impulso al termalismo. Si spera che le parti trovino un’intesa per portare avanti il progetto più volte ventilato ma mai programmato nei dettagli per poter fare in modo che diventi realtà.

 

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