Castellammare – Ruotolo: appello a Franceschini e De Luca per fermare i lavori del traforo di Varano

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I lavori di scavo per il traforo nella collina di Varano, per il secondo binario della Circumvesuviana da Torre Annunziata a Castellammare, sono a un punto cruciale. Il terzo lotto del progetto prevedeva lo scavo della collina così come il sottopassaggio di Via Cosenza. Mentre per quest’ultimo è stato eliminato dal progetto, si procede al traforo. A lavori avviati, affidati al consorzio Volla due, si ci è resi conto che il traforo mette in serio pericolo la stabilità degli scavi, in questo caso di Villa Arianna, che sorge a una decina di metri di altezza dai lavori. La situazione ha preoccupato seriamente non solo il direttore del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna, ma anche politici come il senatore Sandro Ruotolo, che fa appello al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e al Governatore della Campania Vincenzo De Luca per fermare i lavori.
Il senatore Ruotolo ha depositato oggi un’interrogazione parlamentare per “chiedere con urgenza la necessità di fermare l’opera e valutarne un approfondimento”. Il tratto in questione, che prevede il traforo nella collina, arriva da Via Nocera a Castellammare Centro. A questo punto ritorna il binario unico per Sorrento. Un piccolo tratto di 500 metri può diventare un serio pericolo per gli Scavi che rappresentano un importante sito archeologico per il territorio. Secondo gli ambientalisti e il consigliere comunale Tonino Scala, i lavori dovrebbero fermarsi a Stabia Scavi. La zona in questione è ricca di reperti archeologici, che vengono alla luce ogni volta che si effettua uno scavo. E’ accaduto nel 1985, quando ci furono lavori di consolidamento della collina e allo stesso modo durante i lavori di costruzione della stazione.
Il senatore Ruotolo afferma che “ la Regione e l’Eav, in questi anni, sono stati costretti a stravolgere e ridimensionare il programma d’interventi previsti per Castellammare per dar vita a un tratto di metropolitana cittadina […] Di quel programma sono rimaste solo opere da tempo contestate, dal forte impatto ambientale e costose e sono state eliminate le fermate di Ponte Persica, Pozzano e Castellammare Terme.
Umberto De Gregorio, Presidente Eav afferma che: “Nessuno si pone il problema che fermare i lavori comporterebbe danni di milioni di euro per le casse pubbliche a tutto vantaggio di imprese private. Eav segue la linea istituzionale e della continuità amministrativa”.

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