Castellammare. Ex Cirio, Ruotolo chiede di indagare sugli atti del Comune.

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L’inchiesta sulla riqualificazione dell’ex area Cirio porta aria di crisi. Il Movimento 5 Stelle chiede lo scioglimento del Consiglio Comunale mentre il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto si rivolge al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per la nomina di una commissione d’accesso che indaghi sul Comune. «Ciò che ci preoccupa e quindi ci ha spinto ad avviare l’atto ispettivo – sottolinea Ruotolo – è il delinearsi di un sistema esteso e trasversale che coinvolgerebbe imprenditori, politici, amministratori, funzionari pubblici e colletti bianchi»
“ Siamo al paradosso. – risponde il Sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino  appena appresa la notizia – Su mia disposizione, afferma, sono state avviate le procedure di verifica e di successiva revoca del permesso di costruire e della relativa convenzione per l’intervento sull’ex complesso Cirio.”
Un complesso da cento milioni di euro con un giro affaristico tra imprenditori, politici e funzionari che prevedeva un progetto residenziale di appartamenti, alloggi, box e locali commerciali.
L’indagine della Procura di Torre Annunziata vede imputati l’imprenditore Adolfo Greco, agli arresti domiciliari per i suoi rapporti con la politica, precedentemente indagato per associazione camorristica e ora anche per corruzione; il senatore Luigi Cesaro e il deputato Antonio Pentangelo, entrambi di Forza Italia, con l’accusa di corruzione e agli arresti domiciliari, di aver percepito rispettivamente l’uno 10mila euro e l’altro un Rolex, doni ricevuti da Adolfo Greco. Per l’altro indagato, il consigliere regionale Mario Casillo, accusato di traffico di influenze, il gip ha respinto la richiesta di arresti domiciliari. L’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo, invece, pur non essendo indagato, risulta molto vicino ad Adolfo Greco.

E su questo il senatore Ruotolo insiste affermando che: “E’ importante capire se l’intreccio politico affaristico sia stato tale da condizionare la vita dell’amministrazione di Castellammare”.
“Ed infatti è incomprensibile – ribatte il sindaco Cimmino – che tali richieste provengono da chi oggi sostiene in Parlamento un Ministro che ha omaggiato della libertà esponenti della criminalità organizzata e si arrogano il diritto di richiedere al ministero dell’Interno lo scioglimento di un consiglio comunale e/o la nomina di una commissione d’accesso”.

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