Castellammare, 10° anniversario della scomparsa di Italo Celoro

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Cade quest’anno, il 22 maggio prossimo, il decimo anniversario della scomparsa di Italo Celoro, evento che avrebbe visto la celebrazione in Villa Comunale con la sistemazione di un busto commemorativo accanto a quello di Ciro Madonna, cofondatore del C.A.T.

La situazione di emergenza sanitaria ha impedito l’organizzazione pubblica. La Cooperativa di Teatro C.A.T. lo ricorda per la sua versatilità e il suo talento di attore e regista. Allievo di Ciro Madonna e interprete straordinario dell’eredità culturale di un altro grande stabiese come Raffaele Viviani, è stato un uomo appassionato di teatro  e della sua città. Si adoperò fino all’ultimo respiro per la divulgazione delle opere di Raffaele Viviani e per l’istituzione del Teatro Comunale a Lui dedicato. A metà degli anni novanta, insieme agli attori della Coop. Di Teatro C.A.T., riportò la vita nei giardini della Reggia di Quisisana, mettendo in scena la sua opera “Nce steva na vota na principessa”, clamoroso successo di critica e di pubblico. E’ ricordato col nome di O’ Prufessore, maestro di teatro ma anche professore di lettere, attento osservatore della realtà e promotore di molte battaglie sociali della sua città. Egli ha trasmesso soprattutto ai giovani l’amore per il palcoscenico quando nel 2002  aprì un Teatro in via Surripa che si tenesse fuori dai giochi di potere. Il Teatro come punto di incontro  e di cultura, dove raccoglieva la gioventù e gli appassionati dell’arte teatrale.
Quella Sala rappresentava per lui, così come per la figlia Marcella, che gestisce un nuovo spazio sempre a Castellammare di Stabia, in via dei Mugnai 34, l’opportunità di usufruire di una godibile ed efficace alternativa per il tempo libero e per la concretizzazione, sul piano civile e sociale, di appuntamenti fissi. “Noi abbiamo- afferma la figlia Marcella – il culto del rapporto umano, la voglia matta di trasmettere delle emozioni dal palcoscenico alla sala, per sentirle, dalla sala, rimbalzare su di noi per farci più forti e più convinti di essere sulla strada giusta”.
Come attore e regista della Coop. Di Teatro C.A.T. ha portato in scena testi di Viviani, Petito, Scarpetta e De Filippo ed è stato protagonista di moltissime opere teatrali dirette da Armando Pugliese. Come attore cinematografico fu diretto da Nanny Loy in Cafè Espresso, Mi manda Picone, Scugnizzi, Pacco, doppio pacco e contropaccotto, Paolo Sorrentino in L’uomo in più, Le conseguenze dell’amore, Matteo Garrone in Gomorra, Antonio Capuano in Luna Rossa.
E’ stato lanciato, per l’occasione, su facebook, l’iniziativa #ioricordoitaloceloro e tra i commenti si leggono aneddoti, frasi, testimonianze e video che attestano l’affetto di quanti ancora ricordano le sue rappresentazioni teatrali. Tra l’altro si legge:” Aveva la grande capacità di trovare sempre il modo per spiegare a tutti la tecnica e il modo per interpretare al meglio la parte assegnata.”

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