Caserma di Persano, stipendi da fame e lavoratori allo stremo

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Una richiesta ufficiale di convocazione è stata inviata alla prefettura di Salerno sulla mobilitazione degli addetti alle pulizie della caserma a Persano.

I lavoratori continuano la loro protesta, sollevando la questione degli stipendi troppo bassi e invocando un tavolo istituzionale. «Il servizio viene svolto nonostante gli stipendi da fame – ribadisce Angelo Rispoli, segretario provinciale della Fiadel – Alcuni operatori devono badare a una famiglia di quattro persone e percepiscono circa 400 euro al mese.

Vogliamo sottolineare che il grosso dell’appalto è gestito dall’azienda Ladisa, che non rispetta il contratto. Al contrario l’azienda Althea, con un ruolo marginale e appena due dipendenti, mantiene gli impegni».

Appello quindi al prefetto di Salerno, Francesco Russo: «Da persona di nota sensibilità, non si tirerà indietro di fronte alle difficoltà dei lavori e delle loro famiglie.

Ci auguriamo un confronto a breve, la situazione è molto tesa e senza un intervento istituzionale rischia di degenerare» chiude così la nota del segretario provinciale Csa, Angelo Rispoli.

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