Carnevale di Maiori, entra nel vivo l’edizione numero 47

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Entra nel vivo domani, 22 febbraio, la 47esima edizione del Carnevale di Maiori che propone anche quest’anno un programma ricco di eventi e tutti spalmati durante le due settimane. Domani alle ore 18 presso il porto turistico è in programma la presentazione dei carri allegorici partecipanti alla 47edizione dell’evento evento organizzato dal Comune e finanziato dalla Regione Campania attraverso i fondi Poc 2014-2020,

A seguire (ore 18.30) il mapping 3D del Castello Miramare e del Porto Turistico nell’ambito di un progetto denominato «Nulla si sa, tutto si immagina» e alle 20.30 concerto di Monica Sarnelli protagonista a Maiori con Napoli@Colori.

Domenica 23 febbraio prima delle tre sfilate dei carri allegorici e dei gruppi di ballo con inizio alle 15.30. In strada sfileranno trombonieri e una Street band ispirata a Kusturica. Quattro saranno i carri allegorici in gara realizzati intorno al tema della nuova edizione che ruoterà intorno all’Arte. Un filo conduttore, intrigante e suggestivo che ha subito risvegliato la fantasia dai maestri della cartapesta che tra qualche giorno saranno già a lavoro per materializzare le idee progettuali capaci di confermare, qualora ve ne fosse bisogno, quanto Maiori abbia nel proprio dna la vena artistica.

«Peace & Love» è il titolo del carro allegorico pensato dall’Associazione A.D.S. che rievocherà il grande concerto di Woodstock nell’anno del 50° anniversario. E con esso il memorabile periodo del “Flower power” che sarà utilizzato per trasmettere un messaggio di pace, amore e libertà, ma soprattutto di tutela del pianeta terra. Perché come diceva Andy Warhol «avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare».

L’Associazione I Monelli propone il carro «In un mare di guai» rispolverando dalle teche un film muto del 1917. E con esso il grande Charlie Chaplin, protagonista in «L’emigrante» di comicità a tratti profonda a tratti spicciola, con cui si «affrescavano» le difficoltà affrontare per raggiungere il nuovo mondo alla ricerca di un futuro migliore nel periodo della Prima grande guerra. Un film quanto mai attuale se si considerano gli eventi che caratterizzano le migrazioni di massa lungo il bacino del Mediterraneo.

Si intitola «Il mondo nelle nostre mani» ed è un carro che dice no alla guerra e al razzismo invocando piuttosto inclusione e integrazione. Lo ha firmato l’Associazione Gli Invisibili che riporterà in vita in vita Michael Jackson e lungo il solco di due suoi grandi successi, “Heal the world” e “We are the world” (quest’ultima prodotta in collaborazione con Lionel Richie per i bambini dell’ Etiopia), darà vita alla sua proposta per il Gran Carnevale 2020. Dal bozzetto si evince che Jackson è intento a “recitare” un suo testo rivolto verso il pubblico. Alle sue spalle due mani che reggono il mondo e su di esso tre bambini di diversa etnia, i quali giocano tra di loro stringendosi le mani, a dimostrazione che si può convivere insieme senza discriminare il colore della pelle.

Lorenzo Jovanotti sarà invece l’emblema di un neorealismo 4.0. Quello che riconduce a Federico Fellini, a cui il cantante ha detto di ispirarsi per trasmettere entusiasmo, e a quell’arte di fondere il reale e il surreale. Lo hanno «adottato» per interpretare il filo conduttore della kermesse i maestri della cartapesta dell’Associazione Diapason – Nuovi Pazzi che daranno vita al carro «Penso Positivo». Un’opera che attraverso l’immagine del cantante intende lanciare un messaggio di positività e di entusiasmo. Due fattori che contaminano peraltro la sua musica. Il carro, oltre alla sagoma di Jovanotti si compone di una sirena incantatrice, visione dell’amore, e un astronauta in rotta verso Marte, verso il futuro. C’è poi la vita rappresentata da una enorme tartaruga contornata dalla spensieratezza rappresentata da pesci in festa.

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