Capitale Europea della Cultura 2018: Ercolano tra le 10 finaliste

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Ercolano tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2018. Concorrono con la città degli Scavi Alghero, Aquileia, Comacchio, Erice, Montebelluna, Palermo, Recanati, Settimo Torinese e Trento.

Le dieci città finaliste sono state scelte all’unanimità tra le 21 partecipanti dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni. Alla vincitrice sarà assegnato un contributo di un milione di euro.

“L’ingresso tra le finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2018 – commenta il sindaco Ciro Buonajuto – è la conferma di un percorso che abbiamo intrapreso per la valorizzazione del nostro territorio. La nostra partecipazione quest’anno ha una ragione ben precisa: coinvolgere ragazzi, adulti e associazioni del territorio intorno al nostro inestimabile patrimonio naturale, storico e culturale. Non dimentico l’entusiasmo che si è creato intorno alla nostra città durante la fase finale della passata edizione: tanti ercolanesi hanno scoperto di vivere in un gioiello unico al mondo, senza considerare che fondazioni, enti e università di mezzo mondo hanno ufficialmente sostenuto la nostra candidatura. L’accesso in finale per il 2018 è la conferma del buon lavoro svolto in quest’anno: abbiamo avviato una innovativa rassegna culturale come Eruzioni Festival, abbiamo riaperto dopo anni il Parco sul Mare di Villa Favorita e un’area verde comunale all’interno del complesso degli Scavi, il Parco archeologico è divenuto scenario di straordinarie visite notturne, abbiamo portato un presidio di legalità in cima al Vesuvio allontanando ambulanti e abusivi, sono stati completamente chiusi tutti gli scarichi a mare e tanto abbiamo ancora in cantiere per aiutare la città a riscoprire la sua vocazione turistica. Ripartiamo dall’entusiasmo della precedente candidatura, consapevoli che la sfida ed anche l’eventuale titolo di Capitale della Cultura rappresentano per noi un trampolino di lancio verso l’uscita definitiva da una crisi e verso la piena consapevolezza di vivere in uno dei posti più belli del mondo”.

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