Campania. La Sanità privata contro De Luca

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“Il governatore De Luca prima offende i laboratori di analisi, etichettandoli come inutili, poi dà i numeri. Ma quelli veri glieli fornirà il comparto della sanità privata accreditata, mercoledì prossimo, se avrà la compiacenza di ascoltarci”. Lo dichiara   Gennaro Lamberti, presidente di  Federlab Italia, associazione di categoria ampiamente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati (con oltre 2.000 strutture associate presenti su tutto il territorio nazionale, di cui 700 solo in Campania), annunciando una   conferenza stampa congiunta insieme con   Pierpaolo Polizzi, presidente di   Aspat  (Associazione sanità privata accreditata territoriale), Bruno Accarino, segretario regionale del   Snr  (Sindacato nazionale radiologi),    Eugenio Basile, delegato di   Confindustria per la   sezione Sanità;   Ferdinando Mariniello, presidente di    ANISAP ( Associazioni nazionale delle istituzioni sanitarie ambulatoriali private )  Campania,   Natalia Magnoni, presidente di   FederCardio,   Antonio Salvatore, presidente di   Aisa ( Associazione italiana specialistica ambulatoriale) e   Luigi Giosuè, presidente della   Confederazione dei Centri Antidiabete. La conferenza stampa si terrà nei locali dell’ hotel Mediterraneo in via Ponte di Tappia a Napoli (a partire dalle ore 12). Presente, “per difendere i laboratoristi offesi”, anche il senatore   Vincenzo D’Anna, presidente dell’ Ordine Nazionale dei Biologi. “Ai media – spiega Lamberti – forniremo i veri dati di spesa del comparto sanitario, insieme con il reale fabbisogno di prestazioni sanitarie richiesto dall’utenza (ormai sempre più inadeguato per l’ordinato svolgimento delle attività di laboratori e strutture ambulatoriali accreditate) nonché le iniziativa di protesta e quelle giudiziarie che, come associazioni di categoria, intendiamo porre in essere”. “Non ci stancheremo mai di ripeterlo – aggiunge Lamberti – ma a dispetto delle scriteriate e offensive affermazioni di De Luca, novello Robin Hood alla rovescia che toglie ai poveri per dare ai ricchi, quelle stesse strutture da lui apostrofate come ‘inutili’ assorbono appena il 15% del fondo sanitario disponibile erogando, di converso, oltre il 60% delle prestazioni (analisi, radiologia, ecc.) richieste dai cittadini”.

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