Boscoreale, le verità del sindaco Diplomatico su aiuti, Ambiente Reale e politica cittadina

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Antonio Diplomatico Boscoreale
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Di Luigi Capasso e Alina Cescofra

Boscoreale che attende risposte e che si fa domande. Una città in standby per il Coronavirus, ma che freme tra scossoni politici di una flebile opposizione e nuovi scenari di maggioranza. Antonio Diplomatico, sindaco e medico di una città che ha limitato i casi di contagio grazie all’enorme senso di responsabilità, parla di tutto. Anche delle sue future scelte politiche, se riproverà ad esserci o meno. Non risparmia stoccate a chi lo accusa e lascia trasparire ancora una volta il ruolo di un primo cittadino determinato, ma dai modi sempre gentili ed educati. Una signorilità mai messa in discussione, che lo porta a rispondere anche su temi scottanti come i fondi che mancano per i cittadini, il nuovo piano di ristrutturazione di Ambiente Reale e il perché della sua elezione. Sindaco orgoglioso, padre e marito fiero, Antonio Diplomatico traccia un bilancio del suo mandato nel momento più particolare, ma non il più difficile.

Sindaco Diplomatico, ci saranno nuove iniziative a favore delle persone indigenti della città dopo la distribuzione dei buoni alimentari?

“Prima di tutto ci tengo a sottolineare che siamo stati uno dei pochi Comuni ad aver distribuito la maggior parte dei buoni prima di Pasqua, grazie anche al lavoro dei dipendenti comunali. Ci sono pervenute tante altre richieste di pacchi alimentari da parte di chi non aveva i requisiti previsti dal bando. Per questa ragione abbiamo istituito un conto corrente dedicato al sostegno alimentare a favore delle persone in difficoltà e speriamo che tanti possano dare il loro contributo”.

Non si potrebbe aiutare queste persone attraverso dei fondi che arrivano da una variazione di bilancio?

“Purtroppo i Comuni in predissesto, come il nostro, hanno le mani legate. Anche la richiesta di devolvere i gettoni di presenza dei consiglieri non è consentita dalla legge. Ovviamente, ognuno, privatamente, può fare ciò che meglio crede”.

E per gli affitti?

“La Regione ha finanziato dei fondi dedicati per il sostegno al fitto, uno con scadenza l’8 maggio; inoltre a breve è prevista la pubblicazione di un bando per i fitti degli esercizi commerciali”.

Il consigliere Campanile è sempre presente. 

“Oltre ad essere il capogruppo del Partito Democratico, insieme all’assessore ai lavori pubblici, Ida Trito, si sta riprogrammando la ripartenza delle opere sospese per l’emergenza”.

Intanto i lavori alla Cangemi sono ripartiti dal 20 aprile…

“Sì, in piena sicurezza e nel rispetto delle misure di prevenzione e contrasto al contagio. Pensi che al nostro caposettore, recatosi nella scuola per concordare l’avanzamento dei lavori, è stata rilevata la temperatura così come a tutti gli operai del cantiere. Non le nascondo che sono molto soddisfatto di come stanno procedendo gli interventi, in maniera spedita. Addirittura già si è passati alla rifinitura dei locali interni”.

Torniamo al Coronavirus. E’ risultata una scelta di buon senso non diramare Ordinanze sindacali…

“Ho cercato di non penalizzare ulteriormente le piccole aziende, già in crisi, così come ho cercato di mantenere aperto il mercato fino all’ultimo. Condivido l’apertura del Presidente De Luca sull’asporto che si va ad aggiungere alla consegna a domicilio, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia”.

 

Buon senso dimostrato anche nel chiudere al traffico il tratto di via Vittorio Emanuele dove ha sede l’ufficio postale, ma una scelta effettuata con colpevole ritardo a due mesi dall’inizio dell’emergenza.

“Le responsabilità del personale delle poste sono evidenti, nonostante le continue sollecitazioni del comandante dei vigili degli stessi Carabinieri. Il problema di fondo era puramente gestionale, come ho avuto modo di verificare personalmente sul posto. Il motivo era dovuto al fatto che la distribuzione dei numeri avveniva anche se non c’era la possibilità di accedere agli sportelli”.

In realtà neanche i numeri, ma una lista fatta da cittadini volontari…

“Peggio ancora. Solo dopo che ho inoltrato una formale lettera di protesta alla direzione regionale, ho ricevuto le scuse anche a nome del direttore dell’ufficio che si era rifiutato di incontrarmi. A questo punto, ho deciso di requisire l’area di sosta retrostante per farne un’area di passaggio pedonale per l’utenza. Mi hanno riferito che adesso c’è anche un vigilantes vuol dire che la protesta ha sortito l’effetto sperato”.

Dottore Diplomatico, da medico e da sindaco, lei promuove i cittadini di Boscoreale per il comportamento che stanno avendo?

“Non solo li promuovo, ma li ringrazio per il loro comportamento e il senso di responsabilità che hanno dimostrato in un periodo difficilissimo. Boscoreale fino ad ora è stata graziata dai focolai”.

Ha pensato a un riconoscimento per i cittadini che sono stati impegnati in prima linea in questa emergenza, come medici, personale sanitario e forze dell’ordine?

“Aggiungo anche l’impegno svolto dai volontari della Protezione Civile. Quando sarà terminato questo periodo promuoveremo delle iniziative pubbliche per rendere merito al loro lavoro”.

Perché si è deciso di non pubblicare più bilanci quotidiani, pur essendoci casi di sospetti positivi. 

“Segnalare quotidianamente solo piccole variazioni sul numero dei casi sospetti avrebbe creato solo confusione e inutili allarmismi”.

Da quando il Coc ha alleggerito un po’ l’impegno e quanto è costato al Comune? 

“I componenti del Coc lavorano senza sosta da oltre due mesi, dalle 8 del mattino fino alle 20 di sera, 7 giorni su 7. Lo hanno fatto con dedizione e impegno senza chiedere o ricevere nulla in cambio. Un lavoro costante e silenzioso che meriterebbe anche un riconoscimento concreto”.

E per i volontari della Protezione Civile?

“Credo fermamente che il nucleo della Protezione Civile sia fondamentale, non solo durante le emergenze. Dallo scorso agosto, con la nomina di un nuovo responsabile, abbiamo rifondato il gruppo richiamando sul campo anche gli iscritti storici che hanno ripreso ad operare con grande soddisfazione”.

Ci sono state ingerenze nella formazione del Coc?

“Nessuna, ci mancherebbe altro”.

Parliamo della gestione del corpo di polizia municipale, con Bucciero c’è stata la svolta positiva.

“Abbiamo voltato pagina. Il comando è stato affidato a un professionista che, con la sua esperienza e competenza, ha fatto fare il salto di qualità. Come quando si nomina un allenatore di levatura superiore ad una squadra che ha le potenzialità per vincere il campionato…”.

Che ha bisogno di uomini.

“Infatti e per questo temevo un suo rifiuto, ma a breve potrà contare anche di un altro ausiliare; inoltre ci stiamo attrezzando per rafforzare l’organico”.

C’è stata proprio sugli ausiliari la questione sulla concessione delle ferie creata da Fratelli d’Italia rappresentata da Fabio Cirillo.

“Una polemica inutile e inconsistente. Evidentemente aveva voglia di far perdere tempo a me, al comandante dei vigili, al caposettore e  allo stesso Prefetto a cui abbiamo ampiamente risposto e chiarito. Purtroppo c’è chi è in cerca di popolarità sui social, ma per governare un paese, quello reale e non su Facebook, richiede ben altre competenze”.

Sappiamo che c’è un piano di ristrutturazione dell’azienda affidato al dottor Nunzio Ariano.

“Sì, è vero. E’ stato protocollato il piano di risanamento a breve ne discuteremo in consiglio comunale. Il dottor Ariano ha dimostrato competenza e abilità, evitando un fallimento annunciato. Un piccolo miracolo di cui vado molto fiero e che consentirà di rilanciare la società e migliorare il servizio di raccolta”.

E per le zone dove ci sono cumuli di rifiuti, perché non vengono rimossi?

“Combattere gli incivili è sempre un’impresa titanica ma la situazione sta migliorando giorno dopo giorno. Nel Piano napoli, poi, è stata risolta una situazione che durava da anni. Inoltre si sono rivisti gli spazzini e  la spazzatrice dopo anni, sia in centro che in periferia”. 

Lei si ricandiderà?

“Non ho alcuna intenzione di farlo. Non avevo neanche intenzione di candidarmi due anni fa, ma una serie di esponenti politici avevano creduto che fossi la persona giusta per traghettare un comune che si trovava sull’orlo del precipizio. E così decisi di accettare scoprendo poi che la situazione economica era anche peggiore”.

Perché si fermerà?

“Ho un’età e ho dovuto rinunciare ai miei affetti; inoltre sto continuando ad esercitare la mia professione”.

Lei può essere un padre orgoglioso.

“Certo, ho una figlia che si è laureata alla Luiss a 21 anni e specializzata a 23; ha un bambino di poco più di un anno e lavora presso Poste Italiane come dirigente. Mio figlio si è laureato al Campus e tra qualche mese termina la specializzazione in pediatria; nel frattempo lavora presso la terapia intensiva neonatale di Avellino. Mia moglie, specialista in pediatria, neonatologia e dermatologia, continua a lavorare al Santobono”.

Ha avuto mai la sensazione di essere una persona troppo perbene per fare politica in questi territori?

“Io sono ricco di valori. Ho avuto come riferimento il parroco storico della SS Trinità di Torre Annunziata, don Pasqualino, un santo per me, una persona eccezionale che mi ha inculcato i valori cristiani che mi sono portato dentro sempre. Cerco di portarli avanti, anche a mie spese. Quando ho iniziato a fare politica la mia famiglia era contraria, anche ora in verità lo è, ma mi hanno dato piena libertà di scelta sostenendomi a spada tratta. Sto cercando di interpretare la politica con la P maiuscola, cioè fare il bene del cittadino nonostante le difficoltà del caso”.

E’ sceso in campo per provarci?

“E per riuscirci, tenendo sempre a mente i valori che hanno ispirato la mia condotta. All’inizio qualcuno ha remato anche contro, ma sono riuscito a fare tutto ciò che la coscienza mi diceva, a partire dal commissariamento di Ambiente Reale. Abbiamo ottenuto risultati importanti come per esempio la ristrutturazione della Cangemi, Puc, bilancio in riequilibrio. Voglio lasciare un’impronta importante per la mia città, senza velleità politiche o benefici di alcun genere”.

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