Boscoreale, diario dalla zona rossa. Raddoppiano le persone in quarantena obbligatoria

133
Advertisement

Di Alina Cescofra

Il Coronavirus nel giorno della Festa del Papà. Raddoppia, purtroppo, il numero delle persone in quarantena a Boscoreale: ben 9 rispetto alle 4 di ieri. E’ un dato che desta un po’ di preoccupazione, ma non ci sono contagiati in città. Gli autodenunciati sono 30 in totale, gli stessi del giorno precedente.

I CONTROLLI – Una giornata nella quale Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani si sono divisi il territorio per i controlli. I militari dell’Arma, guidati dal comandante Massimo Serra, hanno presidiato fin dalle ore del mattino anche le zone del centro della città. Le Fiamme Gialle, invece, si sono occupate dei controlli ai confini, in particolar modo in via Passanti e la polizia municipale ha presidiato Piazza Pace e Piazza Vargas. Il corpo della polizia locale guidato da Carmine Bucciero è allo stremo, gli ausiliari sono in ferie per evitare rischi dovuti alla loro presenza in strada. In serata in giro per le strade cittadine anche auto in borghese.

Un altro giorno che i cittadini boschesi hanno vissuto in casa. Ormai i ritmi di vita sono cambiati. Alle 8 del mattino all’entrata del supermercato MD in via Giordano la fila era già lunga. C’erano circa una trentina di persone con mascherine e qualcuno anche con guanti che attendevano l’apertura del negozio. Al panificio Massimo D’Aquino, in via Bellini, stessa scena. Fila lunghissima, anche per poter acquistare le tipiche  zeppole. 

LA TRADIZIONE – La tradizione per la festività di San Giuseppe fa a pugni con il momento durissimo che si vive in Italia e a Boscoreale. Salterà anche la Pasqua, considerando che il Premier Conte ha già fatto sapere che le restrizioni saranno prolungate. La normalità, con l’attuale andamento della curva dei contagi, potrebbe esserci verso metà maggio, ma si spera prima. Di solito la Festa del Papà è un giorno di festa per grandi e piccoli. Un momento di condivisione, di abbracci. Di tradizione culinaria con le tipiche zeppole vietate nelle vicine Scafati, Castellammare di Stabia e San Giuseppe Vesuviano, in quanto prodotti da crema riservati alle pasticcerie, chiuse dall’ultimo Decreto, e non di panificio. A Boscoreale, però, la vendita era libera. Domani non si parlerà più di zeppole, ma in tutta la città non si trova un pacco di farina. Tra l’altro, uscire dai confini è consentito solo per motivi di stretta necessità. Ai supermercati Gravina è richiesto l’ingresso solo alle persone residenti a Boscotrecase.

PROBLEMA RIFIUTI – L’isola ecologica non riceve rifiuti speciali. Questa settimana è chiusa, martedì è stata effettuata la sanificazione, ma non viene consentito il conferimento diretto ai cittadini. Il problema più grave, però, sono le discariche abusive. Nelle periferie ne è comparsa più di una, tra l’altro ci sono anche pezzi di autovetture, probabilmente perché i meccanici sono aperti. Avere il problema di smaltire i rifiuti speciali, però, non è una scusante per poter arrecare danni ambientali. Gli incivili, virus o non virus restano, anche se quando parliamo di sversamento illegale non si tratta solo di inciviltà ma di veri e propri delinquenti.

IL CANE MIGLIOR AMICO DELL’UOMO – Centinaia i cittadini oggetto di controlli. Uno di questi ha dichiarato di essere stato costretto a spostarsi nella vicina Boscotrecase perché c’è un negozio che vende l’unica marca di croccantini che il suo amico a quattro zampe mangia. Un signore che gestisce un terreno a Boscotrecase ha un cane al quale porta il cibo tutti i giorni: gli è stato concesso il tempo per lo spostamento segnalato sull’autocertificazione. E’ riuscito a rientrare anche prima e ha ringraziato le forze dell’ordine per il servizio sul territorio.

LA GENEROSITA’ – Qualcuno afferma che questa quarantena rinsalderà i rapporti umani, che si riscoprirà il valore della solidarietà. Un cuore pronto a donare non conosce tempi o circostanze. Stamattina sono state donate altre 300 mascherine, l’ex consigliere Gennaro  Langella le ha consegnate gratuitamente, presso i due punti di distribuzione grazie all’incessante lavoro della ditta Ferlen di Antonietta Catapano e del marito Ferdinando Cascata, della signora Maria Di Palma e coniuge e della ditta Francesco Fusco. 

Il desiderio di rendere più dolce un momento difficile come questo ha portato una giovane mamma a donare zeppole di San Giuseppe fatte da lei a tutti i condomini del suo palazzo. Consegna effettuata con guanti, mascherina e lasciando il dono fuori alla porta. 

L’APPELLO – Le notizie che arrivano dai media preoccupano. L’invito del Governo è chiaro: “restare a casa”. Il primo cittadino di Boscoreale, Antonio Diplomatico, ribadisce il concetto in un comunicato. “Dobbiamo restare tutti a casa fino alla fine dell’emergenza”. 

A tal riguardo il sindaco ha dichiarato: “Faccio mio l’appello della ministra dell’Interno che stamattina ha invitato i cittadini ad essere controllori di se stessi in questi giorni di emergenza coronavirus, anche per evitare eventuali ulteriori restrizioni che il Governo potrebbe introdurre. Questi sono giorni critici, non dimentichiamolo. Tutti abbiamo la responsabilità di impegnarci perché l’emergenza possa essere superata rispettando le note misure di contenimento del contagio da Covid-19. Sono consapevole, e lo affermo con grande amarezza, che non tutti i boschesi stanno avendo un comportamento corretto, mettendo così a forte rischio la loro salute e quella di tutti che, ricordiamolo sempre, è il bene più prezioso. Ed è per questo che rinnovo ancora una volta l’appello ai miei concittadini: dobbiamo restare tutti a casa fino a quando non cesserà l’emergenza sanitaria. Questo momento possiamo superarlo solo con l’isolamento”.

I controlli anche oggi sono stati a tappeto da parte dell’ente comunale: 126 le persone controllate e 137 gli esercizi commerciali. A questi vanno aggiunte le centinaia di persone che hanno dovuto mostrare la loro autodichiarazione a Carabinieri e Guardia di Finanza. 

Di fatto le strade sono sempre più vuote, buie e silenziose. Alle ore 19, come si evince dalla foto, c’era solo qualche incivile che ha depositato anzitempo i rifiuti su via Della Rocca. Poi il silenzio più totale, grazie ai controlli che in città stanno funzionando alla perfezione.

Il silenzio, però, è lo specchio dello stato d’animo dei cittadini preoccupati per il domani.

Advertisement