Boscoreale. “Censimento” per gli alloggi popolari

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Un censimento vero e proprio sarebbe partito per avere l’esatta dimensione del fenomeno degli alloggi pubblici a Boscoreale. Il lavoro, però, non è collegato al caso della famiglia che sabato scorso doveva essere sfrattata dalla sua abitazione. Da qualche settimana il Comune di Boscoreale, attraverso l’ufficio Patrimonio (disposto dal Prefetto di Napoli dopo la richiesta del Ministero dell’interno che chiedeva i dati entro il novembre 2018), sta svolgendo un’attività per avere l’esatta portata di un fenomeno che sta prendendo delle connotazioni molto forti. Gli alloggi popolari che si trovano nel comune del Vesuviano sono circa 650 e adesso si vuole capire chi li occupa in maniera abusiva e chi ne ha diritto. Quasi la totalità delle abitazioni sono state assegnate dopo il terremoto del 1980, ma a 39 anni di distanza la struttura delle famiglie è decisamente cambiata. Le amministrazioni che hanno preceduto quella attualmente retta dal sindaco Diplomatico non avevano un quadro completo. Fortunatamente, la protesta di sabato scorso, non è degenerata per la presenza dei Carabinieri della locale stazione che guidati dal comandante Massimo Serra hanno tenuto sotto controllo la situazione, anche per la profonda conoscenza dell’area Piano Napoli che è quotidianamente oggetto di controlli da parte dei militari. Anche durante il censimento, i tecnici del Comune sono accompagnati da agenti di polizia municipale del locale comando alla cui guida c’è l’architetto Salvatore Celentano. Intanto, nei giorni scorsi, c’è stato un appello da parte del sindaco Antonio Diplomatico al Ministro dell’Interno Matteo Salvini e al Governatore De Luca per poter trovare delle soluzioni per le famiglie che richiedono la sanatoria. 

LUIGI CAPASSO

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