Boscoreale. 50enne morto investito da un’auto

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di Alina Cescofra

Una guardia giurata di 50 anni è stata travolta mentre effettuava jogging a Porto Recanati, città nella quale si era trasferito da anni. Si chiama Gennaro Di Prisco ed è opriginario di Boscoreale.

Gennaro, sposato con due figli, stava terminando la corsa ed era quasi nei pressi della sua auto nella frazione di Scossicci. L’uomo che camminava sul largo marciapiede del lungomare, illuminato, era stato costretto a cambiare direzione per una Bmw parcheggiata sul marciapiede che ne ostacolava la direzione. Sceso dal marciapiede, è stato quindi travolto da una Lancia Ypisilon. 

Alla guida della vettura una donna di 27 anni che non ha visto l’uomo che era sceso dal marciapiede per evitare l’auto in sosta selvaggia. La donna alla guida l’ha travolto e in un primo momento ha avanzato in preda al panico. Poi è ritornata indietro. L’impatto è stato violento, sul parabrezza della Ypsilon erano evidenti i segni dell’urto con il corpo di Gennaro. Secondo una prima ricostruzione l’auto l’ha prima colpito con la parte anteriore del paraurti, poi Gennaro è finito contro il parabrezza. 

Gennaro De Prisco lavorava come guardia giurata nel porto di Ancona. Benvoluto da tutti i colleghi, erano uno dei più apprezzati dipendenti della Suretè. Aveva conseguito anche il brevetto antincendio. Un destino atroce quello del cittadino boschese, anche lui costretto a lavorare altrove. Solo mezz’ora prima della tragedia, Gennaro Di Prisco aveva modificato il suo stato whatsapp scrivendo “che bella passeggiata!”. Non sapeva che poco dopo sarebbe andato incontro alla morte. A soli 50 anni che doveva ancora compiere. Un dolore incredibile per la moglie Maria Rosaria e per i figli Roberto e Valeria.

Il giudice ha disposto che non c’era bisogno dell’autopsia. La dinamica dell’incidente appare alquanto chiara e per questo la donna alla guida della Ypsilon è accusata di omicidio stradale.

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