Bimba disabile a scuola solo per 2 ore: manca l’insegnante di sostegno

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Chiara ha 13 anni e frequenta la V elementare dell’istituto Rita Levi Montalcini di Roma. Da quando aveva 5 mesi è affetta da una grave disabilità che l’ha costretta, nel corso di questi anni scolastici, ad essere affiancata da un’insegnante di sostegno. A Chiara spetterebbero di diritto 22 ore di assistenza, mentre al momento può restare in classe soltanto per 2 ore, dalle 10.20 alle 12.20, poiché la seconda insegnante che deve prendersi cura di lei ancora non è arrivata. Tutti gli altri bambini della sua classe restano a scuola fino al pomeriggio e l’anno scolastico, per loro, ha avuto inizio lo scorso 15 settembre: Chiara ha dovuto attendere fino allo scorso lunedì per poter prendere parte alle lezioni.

L’insegnante che la segue non c’è e chissà quando arriverà. La stessa cosa è accaduta negli anni precedenti. Delle 22 ore d’insegnamento che le spettano di diritto, a Chiara ne furono assegnate soltanto 11. I suoi genitori hanno fanno allora ricorso al Tar del Lazio ottenendo ulteriori 11 ore che, però, vengono assegnate ad un’insegnante diversa, che ogni anno cambia e che, soprattutto, arriva molto dopo l’inizio dell’anno accademico; lo scorso anno addirittura la famiglia di Chiara ha atteso fino alla fine di ottobre. Questo vuol dire che la bambina deve restare a casa, senza poter far nulla e per lei la scuola è vitale poiché rappresenta l’unica occasione di socializzazione della sua intera giornata. Quest’anno, con il piano nazionale di mobilità straordinaria va anche peggio: gli insegnanti di sostegno mancano ancora  in tutta Italia e molti bambini come Chiara perdono ore di lezione e con queste l’opportunità di crescere, progredire ma soprattutto vivere una condizione migliore.

 

Assunta Rossi

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