Ballottaggio Scafati. Nino La Mura, una vita dedicata alla politica

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Non è stata una campagna elettorale impostata sui numeri, ma sugli uomini. Anche su coloro che hanno fatto la storia della politica scafatese, come Nino La Mura, padre dell’avvocato penalista Resia La Mura.

Suo padre Raffaele, nel 1948, scrisse un telegramma ad Alcide De Gasperi, allora capo provvisorio dello Stato, che ancora oggi viene gelosamente conservato.

Cristoforo Salvati punta alla carica di sindaco di Scafati cercando di conquistare le persone e la loro fiducia, non soltanto il voto.

Ma il manifesto elettorale più bello di questa tornata sta proprio nell’incontro con Nino La Mura, ex attivista politico, democristiano storico, che su Scafati ne avrebbe di cose da dire. “La mia prima campagna elettorale l’ho fatta quando avevo 14 anni, da ragazzo attaccavo i manifesti della Democrazia Cristiana per le elezioni politiche. Non era come oggi, posso dire che la politica è passata, in generale, da bianco a nero. Adesso ci sono troppi arrivisti che vogliono fare soldi e una persona perbene che vuole stare in politica a un certo punto rischia di arrendersi”.

La lotta in queste elezioni è un po’ come quelle del passato, un bipolarismo netto tra centrodestra e centrosinistra. Nino La Mura sottolinea che le battaglie politiche di altri tempi erano affascinanti: “C’è stata sempre una grande differenza di idee, ma anche i nostri avversari erano persone perbene e amici tra le loro fila come Vitiello, l’avvocato Filomena D’Aniello e il dottor Nicola Pesce”.

Nino La Mura però rimpiange i grandi sindaci del passato: “Secondo me i migliori primi cittadini che ha avuto Scafati sono stati Vincenzo Scarlato, Michele Prete quando non era ancora deputato, l’ingegnere Francesco Voccia e il professore Vito Cavallaro. Io sono stato segretario del Partito Popolare durante la vacatio di Carmine Giorgio, ma posso dire che ero un punto di riferimento all’interno del partito, appoggiato da persone straordinarie come Angelo Vittoria, Nicola Ferrentino, il professor Pasquale Anzanella e il professor Pasquale Formisano. Sono stato e sono amico dell’onorevole Guglielmo Scarlato, un grande uomo e grande politico e maestro di mia figlia. Nel suo studio c’è una foto che ricorda piazza Vittorio Veneto gremita durante un comizio”.  

L’arrivo di Giorgia Meloni a Scafati ha riportato i grandi politici in città e Nino La Mura ricorda quando il comune dell’Agro era un punto di riferimento della classe politica: “A Scafati sono arrivati personaggi come Aldo Moro, Flaminio Piccoli e Ciriaco De Mita che venne qui da Presidente del Consiglio. Venivano in città perché avevamo grandi personaggi anche nella politica locale. Ma qui non sono passati solo i politici, perché se Scafati ha avuto una grande industrializzazione lo deve proprio a Vincenzo Scarlato che fu l’artefice dell’arrivo in città di Telitalia, poi della Xel e della Ker Italia, aziende che hanno dato lavoro e possibilità sul territorio”.

Nino La Mura ha seguito questa campagna elettorale dai giornali e dai social. Vicissitudini personali lo hanno costretto al riposo, ma ha dentro la voglia di combattere ancora: “E’ stata una campagna elettorale tutto sommato corretta. Le persone di centrodestra non possono non votare Salvati, ma chi mi è piaciuto di più è stato Alfonso Di Massa che si è rivelato corretto, leale e senza sotterfugi”.

Tra due giorni si torna al voto e Nino La Mura farà il tifo per il centrodestra e per Cristoforo Salvati.

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