Balconica – Il festival che si affaccia dai balconi, a favore dei lavoratori dello spettacolo

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“Stiamo tutti vivendo un momento molto complicato, viviamo quasi tutti confinati nelle nostre case, lontani dalle nostre abitudini, dai nostri affetti, spaventati da questo maledetto virus e preoccupati per le conseguenze materiali di questa epidemia.

L’arte, la musica, la cultura e anche il semplice intrattenimento, grazie alle tecnologie di cui disponiamo ci stanno facendo compagnia, ci stanno aiutando in queste interminabili giornate di reclusione forzata. Quindi ci siamo chiesti: come può contribuire BALCONICA? Come può mettersi al servizio delle nostre comunità?

Abbiamo immaginato e visto diverse forme e soluzioni, ma non abbiamo trovato soluzioni qualitativamente valide e innovative.

Molti, in tutto il mondo e con vari mezzi, si stanno impegnando per offrire prodotti culturali, sfruttando al meglio le possibilità del web spesso con risultati eccezionali. Cosa avremmo potuto proporre di diverso?

BALCONICA non è solo un’offerta culturale o di svago, la sua ragione profonda è prima di tutto sociale. Nasce per piantare un seme di vitalità culturale in contesti che si stanno confrontando con lo spopolamento e la depressione economica.

E lo può fare anche grazie all’accesso a finanziamenti istituzionali che vengono elargiti da diversi enti, nazionali ed europei, per sostenere la vita culturale delle comunità, come quasi tutti gli eventi gratuiti della stessa tipologia che vedete in giro. Finanziamenti che dovremmo richiedere proprio in questi giorni.

Ma, ci siamo chiesti: “ha senso in un momento come questo finanziare esperimenti di dubbia qualità e valore? Ha senso che le istituzioni tengano ferme risorse economiche per dedicarle ad eventi o attività che probabilmente non vedranno la luce a breve?”.

Noi crediamo di no.

Noi siamo vicini a tutti i lavoratori dello spettacolo e agli artisti che in questo momento non hanno fonti di reddito, e pensiamo che le risorse dedicate agli eventi previsti per l’estate di quest’anno dovrebbero essere trasformati in sostegno al reddito per questi lavoratori.

Per questo non parteciperemo ai prossimi bandi di finanziamento e proporremo un tavolo virtuale in cui quelli che condividono le nostre idee tra le associazioni, gli artisti e i lavoratori del settore potranno confrontarsi con le istituzioni per perseguire questo nostro obiettivo.

Speriamo di vederci il prima possibile per le nostre strade, con iniziative magari più povere materialmente, ma più ricche in termini di solidarietà e gioia dello stare insieme.”

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