Avellino, maxi-evacuazione per ordigno bellico

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La città di Avellino dovrà essere evacuata per un raggio di un chilometro da dove si trova al momento l’ordigno bellico. E’ quanto emerge da Palazzo di Città dove stanno predisponendo le planimetrie di Avellino con i conseguenti punti sensibili presenti. L’ordigno in questione è stato scoperto nei pressi del ponte della Ferriera, lo scorso 6 settembre. Si tratta di una bomba lunga 80 centimetri dal potenziale definito come ‘importante’ ed è venuta alla luce durante i lavori di riqualificazione del torrente San Francesco. Interrata successivamente, il tavolo operativo convocato presso la Prefettura sta predisponendo tutte le operazioni necessarie al trasferimento dell’ordigno verso un altro sito in cui farlo brillare. La prima parola spetta al Comune di Avellino che deve consegnare le planimetrie della città al Genio Guastatori, il reparto dell’Esercito che coordina le operazioni e che ha definito il raggio di un chilometro da evacuare. Una zona importante della città in cui ricadono almeno 15 mila abitanti, ma che comprende la Caserma dei Vigili del Fuoco, il palazzo della Prefettura, il Comune, la Provincia, una casa di cura per anziani e una clinica privata. Oltre a farmacie, scuole, chiese e altri luoghi cosiddetti sensibili. Ancora non è stato definito quando avverranno le operazioni di trasferimento dell’ordigno che sicuramente sarà di domenica, con l’evacuazione che riguarderà un terzo della città.

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