Gara unica per il servizio di pulizie e logistica nelle strutture dell’Asl Salerno: il Tar accoglie un ricorso, si ferma tutto. Dopo una gestione separata che aveva creato non poche difficoltà ai lavoratori, e ripercussioni sui servizi, il bando unico rappresentava il cambio di registro. Ora, la doccia fredda.
La decisione. Il tribunale amministrativo regionale di Salerno, qualche settimana fa, pronunciandosi sul ricorso presentato della società LAMPER FM srl, lo ha accolto annullando il bando di gara pubblicato dall’Asl Salerno con indizione della “Procedura aperta per l’affidamento del servizio integrato di pulizia, sanificazione, disinfezione, ausiliariato, logistica e supporto alle attività sanitarie per l’Asl Salerno”, condannando l’Azienda di via Nizza anche al pagamento delle spese.
I fatti. La società impugna il bando di gara. Si tratta di un unico contratto per l’espletamento di servizi tra loro eterogenei (pulizia, logistica, disinfezione, supporto alle attività sanitarie), da espletare presso tutte le strutture sanitarie (presidi ospedalieri, dipartimenti, distretti) facenti capo all’Azienda Sanitaria Locale di Salerno. Le 30 sedi presso le quali il servizio va eseguito sono state ripartite in soli 3 macro-lotti territoriali. La durata dell’appalto è di tre anni con opzione di rinnovo per un altro biennio. Il valore complessivo triennale è fissato in 87milioni di euro. Il ricorso si fonda su due argomenti. Preclusione, considerata ingiusta, alle imprese di piccole e medie dimensioni con requisiti ritenuti irragionevoli. Secondo punto: violazione dei principi di parità di trattamento, trasparenza, buona fede e affidamento. Ovvero: sarebbe venuto meno anche all’obbligo d’indicare separatamente i costi della manodopera nel bando o nei documenti ad esso allegati.
La sentenza. I giudici ravvisano “l’esigenza di tutela della libertà di concorrenza e di non discriminazione delle imprese e la esigenza di trasparenza di contabilità”. Ricorso accolto. Ora bisogna rifare tutto.
