Artificiere ferito a Firenze dovrà pagarsi le spese mediche. La denuncia dei sindacati di Polizia

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Mario Vece, i suoi figli e sua moglie, non possono essere lasciati soli, non è possibile che questo accada ed il LI.SI.PO. è certo che il Capo della Polizia darà quelle rassicurazioni che milioni di Italiani aspettano”. Si è espresso in questi termini Antonio de Lieto, presidente nazionale del Libero Sindacato di Polizia, in merito al caso di Mario Vece, l’artificiere originario del salernitano, rimasto ferito a Firenze la mattina di Capodanno nel tentativo di disinnescare un pacco-bomba.

Non ci sarebbe alcuna copertura assicurativa per gli infortuni occorsi ai poliziotti in servizio. Vece, che a causa dell’esplosione ha perso una mano e rischia adesso dio perdere un occhio, dovrebbe dunque farsi carico in prima persona di tutte le spese mediche – in primis l’intervento per la protesi alla mano sinistra – cui dovrà necessariamente sottoporsi.

Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – continua il Presidente Antonio de Lieto –  ritiene che se la notizia, in tutto o in parte, fosse vera, sarebbe un fatto assurdo.  “Il Giornale”, tramite il suo direttore, ha fatto sapere che si farà carico di tutte le spese mediche, protesi inclusa, ma il LI.SI.PO. ritiene che debba essere lo Stato a fare la sua parte per non lasciare Mario Vece solo. Assistere – economicamente e moralmente – Mario Vece, ferito mentre espletava attività di servizio, è un dovere del Ministero dell’Interno. Il LI.SI.PO. ritiene che sia in gioco, oltre che il presente ed il futuro  del Poliziotto ferito e della sua famiglia, anche l’immagine della Polizia di stato. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), si augura che la notizia sia solo frutto di un equivoco ed invita Il Dipartimento della P.S. a fare subito chiarezza su questo aspetto della vicenda”.

Intanto il Siulp ha annunciato l’apertura di un conto corrente per raccogliere denaro in favore dell’artificiere.

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