AREA DI SOSTA- La depressione, malattia sottovalutata

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La depressione, malattia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come prima causa di disabilità a livello mondiale, riguarda circa 3 milioni di italiani, di cui circa 1 milione soffre della forma più grave, la depressione maggiore. Considerando la sola Campania, dai dati Istat si stima che circa 164 abitanti soffrano di depressione maggiore, di cui circa 9 mila non rispondono ai trattamenti secondo la rielaborazione su base regionale dei dati dello studio epidemiologico italiano “Dory”, volto a identificare, attraverso un’analisi di database amministrativi, i pazienti affetti da depressione resistente. “La depressione è una condizione a cui va incontro nel corso della propria vita circa il 15 per cento delle persone, con vari livelli di gravità”, spiega Mario Maj, professore ordinario di Psichiatria, direttore Dipartimento di Psichiatria dell’università Luigi Vanvitelli. “La depressione può
essere precipitata, non ‘causata’, da un evento sfavorevole, risultando allora sproporzionata a quell’evento per la sua intensità e durata, oppure insorgere in assenza di un evento scatenante. Affermando erroneamente che la depressione sia un’”esperienza universale” si contribuisce a scoraggiare la richiesta di aiuto da parte delle persone veramente depresse. In effetti, oltre la metà delle persone che ne soffrono non accede alle cure
adeguate. Molte persone depresse non sono consapevoli della natura patologica della loro condizione e/o dell’esistenza di cure efficaci, oppure hanno vergogna o paura di chiedere aiuto”. In tale contesto, istituzioni e rappresentati locali a livello medico, assistenziale e sociale si sono incontrati a Napoli, al Palazzo della Regione, per confrontarsi su come affrontare più efficacemente la malattia, superare lo stigma associato alla
depressione, facilitare l’accesso alla diagnosi e alle cure più appropriate.

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