Angri, speronato in autostrada per vecchie ruggini: a processo per tentato omicidio

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Lo investì in autostrada, dopo aver urtato la sua Honda Hornet nella parte posteriore, provocandogli così fratture e lesioni varie. Ora risponde di tentato omicidio un 39enne di Nocera Inferiore. Sarà processato dopo la richiesta di rito immediato avanzata dal sostituto procuratore Roberto Lenza. L’episodio in questione risale al 26 febbraio scorso. La vittima un 39enne nocerino. Il fatto si consumò sull’A3, nel tratto compreso tra il casello di Nocera e quello di Angri. La vittima, mentre guidava, aveva salutato con un cenno la ex moglie dell’uomo, avvistata in un’auto che aveva da poco sorpassato. Con la donna, l’uomo spiegò nella denuncia presentata in una fase successiva, di aver avuto rapporti amicali da diversi anni. Dopo poco, il 39enne avvistò un’altra auto, sulla quale viaggiava il suo ex marito. Quest’ultimo gli impedì prima il sorpasso per poi speronarlo. La persona in sella alla moto tentennò, ma non perse l’equilibrio. Effettuando una retromarcia sulla corsia di sinistra, l’uomo riuscì tuttavia a colpire la moto, danneggiandola. Poi si fermò in una piazzola di sosta a circa 20 metri dall’uscita del casello di Angri.

Il motociclista invece, nel proseguire udì delle minacce che l’uomo gli lanciò nel momento in cui passò in parallelo alla piazzola dove si era fermato. Fu quando imboccò la corsia di decelerazione dell’uscita di Angri che l’indagato riprese la corsa, colpendo questa volta la moto nella parte posteriore. L’uomo fece un volo di dieci metri. Anche stavolta volarono minacce, con l’accusa attribuita alla vittima di aver rovinato la sua vita familiare. La persona investita fu soccorsa da alcuni passanti, come quattro carabinieri in borghese. Avevano assistito alla scena e allertarono, a loro volta, la polizia stradale di Angri. Furono loro a svolgere tutte le indagini. Il 38enne fu arrestato e messo al regime dei domiciliari. Una volta davanti al Gip, potrà decidere anche per riti alternativi.

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