Angri, San Giovanni è in processione ma i fuochi non soddisfano del tutto i cittadini

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San Giovanni, ad Angri è iniziata la festa. E da stamane, hanno iniziato a sparare come da tradizione. La domanda, però, per gli angresi è sempre la stessa: e così necessario sparare di continuo? E, ancora, quest’anno sparano di più o di meno? Entrambe le domande stanno dividendo i residenti: da un lato c’è chi dice che si spara tanto e chi invece si sta sparando poco, dall’altro c’è chi è a favore dei botti e chi invece è assolutamente contro.

È iniziata stamattina alle 6.30 la grande festa della città di Angri, che come ogni anno attende queste calde giornate di giugno per rendere omaggio al suo santo Patrono San Giovanni Battista. Stamattina messa solenne celebrata da monsignor Giuseppe Giudice: angresi in piazza per partecipare alla celebrazione e raccogliersi in preghiera prima dei grandi festeggiamenti. Poi, l’abbraccio di un’intera comunità alla lignea effige di San Giovanni. La statua sarà in giro per buona parte della giornata; attraverserà strade, rioni, portoni, riceverà il caloroso abbraccio e applauso di tutti i cittadini angresi. L’immagine del quadro a ridosso della Collegiata ritrae San Giovanni che afferma “Angri è mia e io la proteggo”; e quella frase, per i cittadini, è sacrosanta verità. “San Giovanni ci benedice sempre – ha detto una ottantenne – e noi lo aspettiamo con ansia. deve passare, si deve fermare, c’è la banda che suona, i fuochi del rione, l’applauso e poi deve ricominciare il giro”.
Di fuochi, però, quest’anno secondo alcuni non se ne sono sentiti poi così tanti. “Prima sentivi i fuochi e capivi che c’era aria di festa – ha detto un’altra residente – oltretutto capivi in ogni momento San Giovanni dove fosse. Adesso pare che questa processione stia passando inosservata”. Il santo, comunque, è in giro da stamattina. Per una permanenza in strada che durerà tantissimo. Oggi San Giovanni benedirà il centro cittadino, domani invece la processione passerà per tutte le zone rurali, al di là della strada statale. Un giro che durerà dunque due giorni. Un giro che per gli angresi significa tanto. Religioso o “folcloristico” che sia.

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