Angri – Sacrifici dei cittadini, sciacallaggio sui prezzi della spesa, aumenti per le famiglie

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Sono tanti i fattori che una città sta affrontando in questi giorni, le serrande abbassate di tanti commercianti, il sacrificio tanti piccoli artigiani, restare chiusi in casa, un’intera popolazione vive in uno stato di allerta nel seguire l’evoluzione della diffusione del COVID-19.

Le istituzioni che ascoltano il diramarsi del Governo centrale per apporre un piano per garantire la sicurezza dei cittadini, siamo giunti ad una quarta autocertificazione (QUI scaricabile), anche i media diffondono i consigli utili su come comportarsi e quali accorgimenti adottare per evitare il contagio.

Ci sono poi le attività di prima necessità, che con grande sacrificio non fanno mancare quasi nulla nei lunghi corridoi della catena alimentare, ma hanno alterato i prezzi su alcuni prodotti. E da ieri che si rincorre la questione dei prezzi lievitati a dismisura, un rincaro oltre la reperibilità che spesso sono i prodotti multi-confezione.

Non parliamo della scorsa settimana al centro delle polemiche le mascherine sempre più difficili da reperire. “Speculazioni intollerabili”, lo rimarca anche il primo cittadino, Cosimo Ferraioli, sul suo profilo ufficiale durante la diretta serale, “lo denunceremo alle autorità competenti  cui invitiamo ad avviare verifiche approfondite, lo possono fare anche i cittadini, segnalare i casi di aumento dei prezzi”.

Oggi sta avvenendo una bieca speculazione sulle paure dei cittadini per chi aumenta i prezzi approfittando del Coronavirus non solo è uno sciacallo, ma un criminale che commette un reato.

Del resto, è quasi una osservazione diretta ai commercianti, da quando è arrivato il COVID-19, sono scomparse offerte, promozioni, 3×2 e tanto altro, completamente scomparse.
A partire da oggi (26 marzo), le attività alimentari saranno aperte dalle ore 08.00 alle ore 19.00, che osserveranno i consueti orari con rispetto della turnazione alfabetica, ad esclusione delle farmacie e parafarmacie.

Il giorno di riposo settimanale resta la domenica.

L’assalto ai supermercati che in tutto il mondo accompagna genera ulteriore panico e tutto ciò ha un costo economico, non facciamo un’erba un solo fascio, ci sono commercianti onesti che non hanno adottato alcun rincaro o per un servizio di consegna a domicilio con un piccolo sostentamento.

Domenica entra in vigore l’ora legale, ma se di legale si parla, allora dobbiamo stare tutti sereni, tutti piu’ sicuri, tutto avrà un ritorno dopo la tempesta, anche quello di ricordare il negozio “furbetto”.

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