Angri – L’incertezza politica paralizza la città

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L’ipotesi di una possibile “rottura” circolava da giorni, assieme alle voci di un possibile “rimpasto”, ma adesso è certo, fuori l’ennesimo assessore, Caterina Barba con delega alla Pubblica Istruzione, Patrimonio nell’era Ferraioli.

Il nostro sindaco continua a stupirci per la sua capacità di litigare con tutti, anche con chi gli è stato più vicino. Perde nuovamente pezzi della propria giunta, probabile che insieme a lei (Caterina Barba), anche un’altra figura presenterà le sue dimissioni.

L’effetto immediato è che adesso la giunta è priva di un assessore, ma chi prenderà il suo posto?

Adesso le voci di “rimpasto” divengono una necessità immediata, in quanto l’aver previsto una composizione numerica “rigida” degli assessori, obbliga Ferraioli alla tempestiva ricostituzione della squadra di governo pronta con programmi e realizzazioni di opere da completare per il 2020.

Mai si era pensato che a distanza di “quattro anni” dall’insediamento dell’armata Ferraioli, oggi si dovevano fare i conti con l’attuale vita politica cittadina.

Ricordiamo che in origine la giunta era composta da sei assessori oltre il sindaco; dal suo vice Giuseppe D’Ambrosio, da Pasquale Russo, Caterina Barba, Danilo Avagnano, Maria Rosaria Clemente e Giovanni Padovano. Dopo qualche mese l’assessore all’Ambiente De Clemente lasciò e al suo posto subentrò Marta Pepe, anche lei quasi subito dimissionaria, sostituita da Maria D’Aniello, definito un esecutivo fortemente condizionato dalle continue uscite.

Ecco in breve la lista di assessori e consiglieri comunali che hanno lasciato la giunta Ferraioli.

Assessori dimessi: Pasquale Pescino, Anna De Cola, Danilo Avagnano, Giovanni Padovano e Caterina Barba.

Consiglieri Comunali surrogati che diventano assessori: Roberto Falcone (si dimette dalla carica di Assessore ), Maria D’Aniello (Assessore in carica), Virginia Russo Consigliere (si dimette).

Consiglieri di maggioranza passati all’opposizione: Eugenio Lato, Luigi D’Antuono, Vincenzo Ferrara, Rita Amarante, Gianluca Giordano, per non parlare poi dei due segretari comunali sostituiti dal 2015 ad oggi.

Accordi durante la campagna elettorale tra diversi partiti politici, anche quelli delle passate legislature che si erano riproposti.

Il primo cittadino ora inizierà la consultazione con i partiti politici di maggioranza, oggi più che mai venuti alla luce, il centrodestra. Infatti non ci sarà nessun coinvolgimento di Fratelli d’Italia nell’amministrazione Ferraioli, lo conferma il presidente onorario del gruppo cittadino di FdI, Peppino Ferraioli in queste ore.

Per l’avvio di “una forte azione di rilancio soprattutto di alcuni settori dove negli ultimi anni si sono rilevate delle oggettive criticità.

Oggi regna uno scenario alquanto drammatico, una possibile chiave di lettura che coinvolge entrambe le parti, oggi divise, pronti a vigilare gli ex amici eletti con Ferraioli.

Chissà se prevalgono ancora gli interessi dei piccoli gruppi sul progetto di rinnovamento della politica in città per il 2020.

In questi giorni ha prevalso la ragione, è venuto a mancare lo spirito di coesione e la spinta propulsiva che rilanciava Angri, ma così non è stato.

Motivo?  Alcuni fatti che sono accaduti, lo avevamo anticipato qui:

(www.mn24.it/angri-elezioni-2020-in-citta-ce-fermento), allora qualcosa bolliva in pentola, confermando oggi che tra gli eletti e il sindaco non correva “buona politica”.

In assenza di uno spontaneo ed auspicato rasserenamento del clima politico, oggi ognuno dovrà assumersi in piena coscienza, ogni necessaria responsabilità nel bene della collettività amministrativa, ma anche i cittadini avranno tempo per poter riflettere e per scegliere nella prossima compagna elettorale, chi dovrà guidare la città dei Principi Doria!

 

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