Angri – Lettera aperta al Sindaco, il “furbetto” nell’era del “CORONAVIRUS”

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Riceviamo e pubblichiamo

Furbetto – Chi si comporta in modo fraudolento violando o aggirando le regole (fonte Treccani).

Gentile signor Sindaco, magari sbagliando o forse semplificando troppo, pensavo che furbetto fosse chi parcheggia la macchina nei posti dedicati ai disabili, sfruttando un contrassegno anche non in presenza dell’intestatario; credevo che si potesse definire furbetto chi, pur percependo a pieno titolo, un sussidio (ad esempio reddito di cittadinanza o indennità di disoccupazione), continuasse a lavorare in nero eludendo i controlli dello stato; ero persuaso che fosse un furbetto chi pur consumando acqua corrente, come e più di me, all’arrivo della bolletta per il costo del consumo, si limitasse a cestinarla insieme ai dépliant pubblicitari; ero convinto che i furbetti fossero quelli che, con uno sguardo innocente e quasi implorante, quando devono emettere uno scontrino, ti chiedono di poterlo fare di importo minore alla spesa effettuata; avrei scommesso che un furbetto fosse quel politico che in campagna elettorale promette mari e monti pur sapendo che “mari e monti” è solo un piatto di pasta da ordinare in trattoria…

Mai avrei annoverato tra le fila dei furbetti anche me. Mi sbagliavo e di grosso, perché proprio un paio di giorni fa, lei mi ha dato del furbetto. Nella sua diretta facebook, dove fa il punto della situazione emergenziale che stiamo affrontando, lei mi guarda negli occhi e dice chiaramente “tu che la mattina alle cinque ti alzi e vai a correre in montagna, sei un furbetto”. Perché chi come me, da solo, in un orario in cui per strada ci sono solo gli operatori ecologici, indossa tuta e scarpette e va la dove potrà restare per un’ora a raccogliere le idee, a ragionare sul da farsi e sulla situazione attuale, è un furbetto; e questa sua gratuita considerazione non tiene conto delle difficoltà che noi cittadini stiamo affrontando, delle giornate passate in fila ovunque, per la spesa, dal dottore, in farmacia, alla posta ed alla banca.

C’è chi dopo una giornata comunque stressante, si rilassa guardando un film, giocando con il cellulare o magari riscoprendo la lettura; io mi rilasso arrancando con il fiato corto, respirando ed ascoltando la montagna o il silenzio delle strade cittadine, alle cinque del mattino. Veramente non pensavo di essere osservato e di rischiare fino a tre mesi di carcere solo perché due o tre volte a settimana, mi piace andare per strada, da solo, alle cinque del mattino; e voglio sottolineare da solo, perché da solo, chi posso infettare, da chi posso essere infettato?

Questo decisamente non mi è chiaro. Non mi sono mai sognato di denunciare chi elude le regole dello stato facendo il furbetto nel vero senso della parola, mi sono sempre limitato a segnalare questi comportamenti, più volte ho pubblicato miei scritti al riguardo, senza successo. E lo farò ancora, perché credo di essere nel giusto.

Signor Sindaco, io rispetterò la sua ordinanza, resterò a casa la mattina alle cinque fino al 26 Marzo prossimo, ma non perché io la condivida, lo farò esclusivamente perché nella mia casa, nella mia famiglia, ci sono persone che hanno bisogno della mia libertà di azione per poter garantire loro la tranquillità necessaria per vivere, specie in questo momento.

La mattina alle cinque mi alzerò comunque dal letto, fingerò di avere un cane, e mi sgranchirò gambe e cervello sotto casa mia, magari raccogliendo deiezioni di chi ha un cane ma ha anche mal di schiena da non potersi chinare a raccogliere ciò che i loro cani producono.

In bocca al lupo a tutti dei furbetti e dei controllori…

Carmine Lanzieri Battaglia

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