Angri. La testimonianza di Umberto, la forza e la speranza di combattere il Covid

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Spero tanto che questo messaggio ti possa arrivare e ti possa tenere compagnia.
Finché si parla, lo so a cosa starai pensando, ma quando leggi attentamente le parole che trovano il coraggio di raccontare e invece trovarsi faccia a faccia con il virus, combattendo una lotta personale per la propria vita, beh allora tutto cambia.

Umberto Livello è una persona che ho conosciuto 4/5anni fa, amici in comune ci misero spalla a spalla in un progetto che con orgoglio abbiamo portato avanti con la massima professionalità.
Due caratteri diversi, due modi di pensare differenti, ma ti posso garantire il mio massimo rispetto per il tuo impegno sul territorio e sui progetti che da anni ti vedono in campo come esperto della tua agenzia di comunicazione la Digital Marketing Manager, Welike.
Agenzia dinamica composta da giovani imprenditori che, con perseveranza e formazione, continua negli anni a sviluppare competenza e creatività.

Oggi, leggendo quello che hai scritto (dopo una segnalazione), postato sul social, mi sono venuti i brividi, mi emoziona e al contempo mi spaventa.
Sì, perché la gente è ancora convinta che il virus sia tutta una montatura, e lo fai con il sangue freddo raccontando ciò che ti sta accadendo.

ECCO IL POST:
In questi giorni mi sono fatto 14 ore di ambulanza.
Al freddo, di notte, con una mezza coperta che riusciva a malapena a coprire 3/4 del corpo.
Null’altro. Ero quasi cianotico.
Cercavo di riscaldarmi con le mani, ma mi affannavo ed avevo già il fiato corto.
Con me non c’erano né infermieri né medici, ma solo l’autista che, stremato, russava tutto il tempo.
Non avevo nemmeno i medicinali con me e che non prendevo già da un giorno perché nessuno mi rispondeva di domenica.
Intanto la saturazione era scesa a 87, anche 85 come nel video, (con il minimo che è 90), ma l’unica cosa da fare era aspettare il mio turno in quanto prima di me, c’erano ben 5 ambulanze.
Tutto questo per garantirmi un posto letto in ospedale e delle cure appropriate che mi stanno letteralmente salvando la vita.
Per fortuna e grazie a chi ha smosso il mondo, ora sto meglio, sotto accurata osservazione e terapia.
I medici e tutto il personale sanitario del presidio di Agropoli sono fantastici e si stanno prendendo cura di me, ma la situazione è ancora critica.
Vi chiedo di stare molto attenti, per voi, per i vostri cari. Perché vi assicuro che ci sono momenti in cui credete di non farcela.
Ed è brutto. Perché ti distrugge fisicamente e psicologicamente.
Un incubo che non auguro al peggior nemico.
Mi rivolgo anche ai più giovani: fate molta attenzione per favore.

Condivido questo tuo messaggio affinché si capisca che il virus non scherza.
Sono cose che ho provato sulla mia pelle, sui periodi di corse ad ogni ora, ogni giorno per mio fratello Lello.
Ma, ormai mi conosci, la mia attenzione cade sul momento, e raramente sull’eccezione.
Quante volte abbiamo discusso che, nel loro insieme, suggerivano che la leadership abbiano con buona probabilità centrare il buon obiettivo, prima nella vita sociale ed umana e poi sul lavoro.

Ti mando un caro saluto e un abbraccio affettuoso, ti prego di farmi avere tue notizie, che questo sia per te il motivo per offrirmi un caffè!

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