Angri – La città “vissuta e immaginata” di Giuseppe Mascolo

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La bellezza è ovunque quando sono gli occhi dell’amore a scorgerla. Tutto ciò che si
fa in nome dell’amore non è mai vano, inutile e nostalgico – spiega Giuseppe
Mascolo, mentre presenta al pubblico affettuoso ed attento, uno dei suoi ultimi
lavori: “Bellezza, creatività, formazione del pubblico per un modello di governance
culturale in una città del Mezzogiorno”.

Ieri sera, 7 febbraio, dalla sala del Ribotwo,,dopo la proiezione di un cortometraggio sul Teatro classico ad Angri – medley di immagini tratte da spettacoli di alto livello culturale quali Medea, Atlantide, le Troiane, rappresentati durante gli anni de “la grande bellezza angrese” – l’uditorio si è trasferito presso la libreria Selcomat, accolto da  Angelo Chiavazzo che ha intonato alla chitarra classica una melodia catalana; per deliziare lo spirito grazie alle letture di Salvatore Grimaldi e Beniamino Santalucia.

Unire cultura ed economia affinchè la cittadina doriana possa tornare a splendere di luce propria: l’auspicio che il dott. Mascolo lascia, nel nuovo scritto, alla sua cara terra che da anni è piombata in un profondo buio intellettuale.

Riqualificare la cittadina attraverso la valorizzazione di Palazzo Doria, del centro storico e dei monumenti, senza perdere la propria identità tuttavia affacciandosi alla modernità: dar vita ad un laboratorio creativo che valorizzi le risorse umane, le risorse naturali guardando sempre al nuovo.

Giuseppina Rita De Stefano

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