Ci eravamo occupati con il servizio sul cavo “penzolante” nella traversa Di Donato nei pressi dello stadio Comunale P. Novi. >>> QUI
In seguito alle dichiarazioni rilasciate dalla signora Giovanna e con la nostra condivisione social e anche l’interessamento del sindaco Cosimo Ferraioli.
Ieri sera l’azienda “E-Distribuzione” ha inviato una nota. “In seguito alle segnalazioni, il personale tecnico di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione in Italia, si è prontamente recato sul posto e ha potuto appurare che il cavo appartiene ad altra azienda di servizi, “Il cavo di cui si parla nell’articolo non è un cavo Enel”.
I fatti: Tutto è iniziato il 14 maggio scorso, quando il forte vento abbattutosi sulla città, aveva causato alcuni danni a servizi tra cui il distaccamento dal prefabbricato del cavo.
Le giuste informazioni: Molte volte durante le ristrutturazioni ai fabbricati, ai palazzi, si effettuano lavori di muratura o tinteggiamento che vengono fatti senza nessuna autorizzazione delle ditte interessate. Come in molti casi sarebbe opportuno verificare e chiedere l’intervento da parte di enel o altre compagnie prima che le imprese edili effettua involontariamente “danni” come il ripristino o che sganciano i fili in modo selvaggio e incosciente.
Le verifiche: L’azienda infine sottolinea che “sulle pareti ci sono anche nostri cavi, ma abbiamo già in corso il programma di bonifica integrandoli. Confermiamo che questa situazione è stata creata e eseguito ristrutturazione dei fabbricati senza chiedere a noi interventi di manutenzione”.
Dunque, la tematica implica il bilanciamento di due opposti interessi: da un lato, l’interesse collettivo, dall’altro, l’interesse del singolo proprietario o detentore dell’immobile “aggredito” dall’odiato groviglio di fili e cavi.
Molti residenti avevano piu’ volte segnalato alle aziende di voler provvedere a una soluzione, oggi “E-Distribuzione”, riuscirà in breve tempo a risolvere il problema ai suoi cavi, bisognerà ora attendere l’altra compagnia, sempre se non ci vorrà altro intervento giornalistico.