Angri. Escalation di furti, vandalismo e degrado. Quo Vadis ?

60
Advertisement

Una città presa d’assalto da vari fenomeni di criminalità.                                               Disegni osceni disegnati sulle auto all’interno del Comando di Polizia Locale; monumenti imbrattati da scritte ed offese; iscrizioni comparse sull’ingresso sulle facciate della villa e della casa del cittadino; auto in sosta utilizzate per il tiro a segno e ripulite al loro interno; scippi in strade isolate della città; rapine nei negozi e centri commerciali; svaligiate una serie di abitazioni tra in via Orta Corcia e via Orta Longa; furto in farmacia nel week end di ognissanti.

Insomma, sembra un vero bollettino di guerra quello che negli ultimi mesi si registra nella città doriana. Un allarme che desta preoccupazione per l’aumento dei reati che turbano la quiete cittadina. Alla lettura di queste righe Toto’ esclamerebbe “ma o fatto’ è chist statemi a sentire”.                                                                                                                           Un duro colpo ai danni del possente Palazzo Doria (Castello), ex sede municipale, trasformato da anni  come centro di eventi che si svolgono nella centrale Piazza Doria, ha scosso ancora di più la cittadina dell’agro. Rotte le vetrate che danno sulla facciata della villa comunale, quelle dell’entrata principale. Ennesimo episodio dopo quello registrato, anzi annotato, si perché di registrato non c’è nulla. Purtroppo continuano a ripetersi nonostante l’installazione di circa 15/20 telecamere nei punti di maggiore interesse fatte istallare in città.

Molti concittadini si chiedono, perché non si inizia a far luce e rendere pubbliche le videoregistrazioni degli atti di vandalismo? Sempre se questi fotogrammi sono esistenti.

Abbiamo qui pubblicato la sequenza fotografica di quello che ancora una volta sembra il ripetersi di azioni vandaliche da parte di bande di adolescenti, verso il simbolo del città. Intanto, i provvedimenti dell’amministrazione Ferraioli giacciono forse da qualche parte.        Si, perché i cittadini, ovvero la storia di Angri, si sente “offesa”, e chiede che questi episodi di inciviltà misti a degrado culturale, che purtroppo continuano a ripetersi, trovino una soluzione “DEFINITIVA”.

Fotogallery di alcuni temi trattati all’interno dell’articolo

 

Advertisement