Angri. Don Enrico Smaldone. Niente facili entusiasmi, diffondiamo notizie vere

252
Advertisement

La notizia dell’avvio del processo diocesano per la beatificazione di don Enrico Smaldone è una notizia che aspettavamo da tempo e ci riempie sicuramente il cuore di gioia.

Ma non lasciamoci prendere da facili entusiasmi! Leggiamo su tanti account e gruppi social che “Don Enrico Smaldone sarà Santo”. Fermi!

Siamo modesti e soprattutto umili e non vantiamoci di chissà che cosa … la santificazione è un processo lunghissimo e non arriva subito, ma con ben due miracoli attribuiti a don Enrico, che per ora è semplicemente Servo di Dio.

Monsignor Giudice, infatti, al momento, ha soltanto annunciato l’avvio di un processo diocesano, ma il cammino sarà lungo e impegnativo.

Per giungere infatti alla proclamazione di un santo, occorre che siano rispettate delle norme rigidamente elencate in quelle Normae servandae in inquisitionibus ab Episcopis faciendis in Causis Sanctorum del 7 febbraio 1983, sotto il pontificato di Giovanni paolo II, dove si dice, tra l’altro che per l’inizio di un processo di beatificazione è sempre necessaria una certa “fama di santità” della persona, ovvero l’opinione comune della gente secondo cui la sua vita è stata integra e ricca di virtù cristiane.

Questa fama deve durare e può ingrandirsi. Quelli che hanno conosciuto la persona parlano dell’esemplarità della sua vita, della sua influenza positiva, della sua fecondità apostolica, della sua morte edificante.

La canonizzazione è solo l’ultimo gradino di una scala che ne presuppone altri: don Enrico, per diventare ufficialmente santo, deve essere prima servo di Dio, poi venerabile, poi beato.

Advertisement