Angri – Dell’apertura dello svincolo autostradale e di altre facezie

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Slitta ancora una volta l’inaugurazione dello svincolo di collegamento tra l’autostrada Napoli – Salerno e la SS 268, ovviamente anche il nuovo casello non sarà aperto pur essendo tutto pronto da almeno un mese.
Il primo cittadino adducendo, a pieno titolo, l’impegno assunto verso la collettività, ha emanato l’ennesima ordinanza (inviata al prefetto e con cui non ha consentito l’apertura degli accessi di detto svincolo sulle strade di competenza del comune di Angri) impedendo “de facto” la messa in servizio del nuovo casello autostradale.
Senza nulla togliere alla presa di posizione del sindaco, comprensibile e giustificabile alla luce della tutela della salute pubblica e della necessità che l’Anas mantenga gli impegni assunti, resta comunque il fatto che una strada di Angri, e di riflesso alcune decine di famiglie, manterranno il poco invidiabile primato di presenza di mezzi pesanti.
Sono quindici anni che il cavalcavia di via Fontane è chiuso al traffico dei tir e degli autobus che, di conseguenza, percorrono il tratto di via Crocifisso che va da via Papa Giovanni a via Salice e via Palmentelle (la chiusura dei passaggi a livello con la contestuale apertura del ponte che collega le due strade oltre la ferrovia non ha cambiato nulla per la strada in questione, via Crocifisso appunto).
Fermo restando che la movimentazione merci è parte della spina dorsale che sostiene il commercio e l’economia locale, ed impiegando centinaia di persone, altrettante famiglie possono vivere decorosamente contribuendo allo sviluppo cittadino, rimane però il fatto che via Crocifisso subisce questo fiume di traffico ogni giorno da quindici anni a questa parte.
Che si spendano belle parole a tutela della salute pubblica di chi abita in via Paludicella e in via Stabia, è sicuramente lodevole, ma una parola, un’iniziativa, una presa di posizione, un’ordinanza, un’azione di comando a favore di via Crocifisso non si può proprio avere?
Questa strada con i suoi cittadini residenti, dovranno essere ancora una volta (e chissà per quanto tempo ancora) la vittima sacrificale? Nel mentre che l’Anas con i suoi famigerati tempi biblici, metta in sicurezza, magari ampliando, le due strade cittadine interessate dal nuovo svincolo, per via Crocifisso non si può fare proprio nulla? neanche la segnaletica orizzontale? neanche qualche controllo giornaliero a tappeto? neanche l’installazione di apparati per il controllo della velocità? neanche una più assidua pulizia della carreggiata?
Siamo al punto in cui non si tratta più di considerare i cittadini di serie A o di serie B, piuttosto si tratta di considerare dei contribuenti come cittadini a tutti gli effetti, ciò che non sta succedendo da almeno tre lustri.

P.S. riguardo le facezie richiamate nel titolo, non mancheranno occasioni più propizie.

Carmine Lanzieri Battaglia
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