Angri – Ancora vuoto sull’incendio presso lo Scalo nei pressi della Stazione Ferroviaria

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“L’incendio è stato prontamente domato e sono in corso ulteriori accertamenti.
Nell’attesa di individuarne le cause, tra le quali non escludiamo la natura dolosa, ci tengo a sottolineare che all’interno dell’area in oggetto “NON VI ERANO DEPOSITI DI RIFIUTI TOSSICI O INFIAMMABILI”. L’Amministrazione farà la sua parte nel trovare le cause e/o i colpevoli. E a proposito di interventi per la sicurezza, abbiamo già avviato da tempo un intervento volto alla salvaguardia dell’area in vista dello spostamento del mercato settimanale e siamo in attesa dell’iter burocratico, che esula dall’Amministrazione”: così annunziava il primo cittadino di Angri Cosimo Ferraioli attraverso il suo profilo fb.

Ad una settimana dall’evento la zona non è stata ancora bonificata. Sarà colpa dei troppi impegni pre-elettorali. Non sarà ancora ben chiaro che al di la della tossicità la spazzatura, i cumuli di spazzatura non vanno abbandonati a sé per anni e non vanno incendiati.

“Cumuli costituiti prevalentemente da residui di materiali plastici, sfalci e ramaglie, frammisti a considerevoli quantità di materiali inerti e terreno”: si legge in una nota del 2018 inviata dalla ditta AES al comune di Angri resa pubblica dal sindaco sempre sul suo profilo social. Tanto vanto e per cosa? Per non aver repentinamente risposto? Beh, che saranno mai 2 anni?

“Si precisa che la quantificazione di cui sopra esclude i tubi corrugati del tipo “Ecopal” che, come appreso, sono stati lasciati in loco dall’Agenzia regionale Campana per la difesa del suolo per precedenti attività”, continua la nota con protocollo 562/2018.

La colpa è quindi di chi ha erroneamente lasciato lí dei tubi in polietilene, di chi amministratore comunale ha ignorato ciò o di chi amministratore comunale non ha provveduto alla rimozione dei rifiuti che competevano al suo apparato comunale?

Pochi giorni prima, il piccolo immobile, presente nello stesso ex scalo merci, prossimo spazio dedicato al mercato settimanale, era stato anch’esso vittima di un rogo. Attendiamo ancora e chissà tra una presentazione e l’altra troveranno anche il tempo di preoccuparsi della salute degli “aventi diritto di voto”.

Antonietta Della Femina

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