Ambiente / Inquinamento fiume Sarno – Controlli ambientali nella rete due aziende conserviere di Scafati

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Dopo anni finalmente assistiamo all’intensificarsi di controlli ambientali sulle industrie che insistono sul bacino idrografico del fiume Sarno. Di oggi la notizia che due aziende conserviere di Scafati, dopo le due di Sarno e i numerosi controlli di questa estate, sono state sorprese a violare le norme ambientali-dichiara la senatrice Luisa Angrisani.

Ringrazio- continua la senatrice Angrisani- il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha intensificato i controlli. È grazie a lui che gli imprenditori disonesti vengono scoperti e sanzionati.
La salute pubblica è finalmente tutelata ed ha la considerazione che merita. Gli imprenditori onesti e rispettosi delle norme non hanno nulla da temere, anzi vanno premiati ed incentivati, per gli imprenditori disonesti, invece, che vogliono arricchirsi sulla salute dei cittadini, non ci sarà scampo.

Desidero ringraziare per l’ottimo lavoro-afferma la portavoce del Movimento 5 stelle- anche il Corpo Forestale dei Carabinieri e tutti gli uomini delle Stato chiamati a difendere la nostra salute. Dopo anni di silenzi portano alla luce le numerose irregolarità perpetrate da imprenditori che speculano sulla nostra salute. Certi

imprenditori disonesti vanno severamente combattuti, dobbiamo difendere il diritto alla salute pubblica- conclude la Senatrice Luisa Angrisani.

Di seguito il comunicato stampa dei Carabinieri del Corpo Forestale sui controlli effettuati a Scafati “I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Forestale di Napoli – nell’ambito dei controlli delle attivita’ a ridosso del bacino del Fiume Sarno – hanno denunciato per gestione illecita di rifiuti, inquinamento ambientale e scarico abusivo delle acque reflue industriali il legale rappresentante di un’attivita’ di un’industria conserviera nel comune di Scafati.
I militari hanno scoperto che le acque e i reflui industriali venivano scaricati direttamente nel controfosso destro del fiume Sarno, destinati a sfociare in mare lungo la costa napoletana.

Grazie alla collaborazione con personale dell’ARPAC, i carabinieri hanno posto sotto sequestro un’area di 2400 mq, nella quale erano stoccati rifiuti pericolosi e non derivanti dal ciclo produttivo. In corso campionamenti delle acque di scarico da parte dell’ARPAC per accertare la concentrazione di inquinanti.

Ancora a Scafati gli stessi militari hanno scoperto che un’altra industria conserviera locale aveva installato nelle condutture un sistema che bypassava gli scarichi reflui e li deviava direttamente nel fiume Sarno. Una sorta di paratoia che aperta all’occorrenza permetteva di evitare la tradizionale filiera di trattamento dei rifiuti, immettendo senza filtri gli scarti nell’ecosistema fluviale. Anche in questo caso il titolare della societa’ e’ stato
denunciato.”

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