Alfred Hitchcock – A 40’anni dalla scomparsa, il maestro del brivido insegna ancora

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Sir Alfred Joseph Hitchcock, il regista britannico naturalizzato statunitense che ha cambiato la storia del cinema.
Dopo di lui i film, non soltanto noir, non sono stati più gli stessi: ognuna delle sue geniali invenzioni sceniche ha influenzato future generazioni di registi.
Moriva oggi di 40 anni fa, esattamente il 29 aprile del 1980, in seguito a problemi renali e cardiaci. Moriva a Los Angeles all’età di ottant’anni; dopo i funerali la salme fu cremata e le ceneri sparse nell’Oceano Pacifico.

Hitchcock è stato un innovatore che ha cambiato radicalmente la settima arte. A lui si è ispirato Tarantino con le sue miscele di orrore e ironia. La Nouvelle Vague è un insieme di citazioni hitchcockiane e cineasti quali Steven Spielberg, Woody Allen, Ridley Scott, Tim Burton e Martin Scorsese hanno spesso omaggiato la maestria tecnica di Hitchcock. E maestri del thriller come Brian De Palma e Dario Argento hanno utilizzato le pellicole del maestro britannico come modello per molti loro film.

Famoso è diventato il suo MacGuffin: un espediente che consiste nell’introdurre un oggetto o un mezzo all’interno del film che dia dinamicità alla trama anche se il suo sviluppo risulta ininfluente ai fini della storia, ma indispensabile perché la narrazione si evolva. L’effetto Vertigo è una carrellata in avanti con zoom all’indietro che permette con la sola telecamera di creare un senso di angoscia e vertigine.
Altra grande intuizione del maestro è stata quella di dare doppiezza ai suoi personaggi. Oltre al doppio vero e proprio, fatto di scambi e duplicazioni come in Psycho, è necessario citare come tra bene e male, colpevoli e innocenti, il regista britannico non faccia una distinzione così netta. Non esistono eroi e antagonisti.

Ognuna di queste invenzioni, e ce ne sarebbero ancora tante altre da citare, hanno influenzato decine e decine di registi, anche Matt Groening con i Simpson.

 

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