Società conformista, il caso del ragazzino dalle treccine blu. Il preside: “Non entri!”

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13 Settembre, ancora uno dei primi giorni di scuola, giorni di accoglienza dicono, in cui tutti gli studenti e le studentesse si riempiono gli occhi di prospettive, guardano i banchi, le cattedre e le lavagne con gli occhi del futuro, muovendo i primi passi nella scuola dalla quale non si vuole scappare, ma che si vuole attraversare fisicamente e metaforicamente, non per obbligo, ma per necessità.

Stamattina però a Napoli, Scampia per essere più precisi, è successo qualcosa di tristemente non troppo strano.
“Alla Alpi-Levi noi formiamo i futuri professionisti, i futuri presidenti, persone consapevoli.” le parole della Preside della scuola, ad un ragazzino che stava tranquillamente entrando a Scuola, prima di fermarlo e non permettergli di entrare per un motivo, le sue bellissime treccine blu.
Sembra assurdo, ma è così, oggi chi siede nei luoghi di dirigenza dei nostri luoghi della formazione, dagli istituti comprensivi fino alle università, passando dagli istituti superiori del nostro paese, non si sentono più parte della comunità educante ma si sentono a capo di esamifici e studentifici.
La repressione è la loro arma e ciò che è successo questa mattina ne è il chiaro ed evidente esempio.

“Non è ammissibile che sia successo qualcosa del genere in un istituto comprensivo, non è ammissibile che succeda qualcosa del genere ovunque, i luoghi della formazione devono rimanere liberi e sempre più aperti. Sappiamo che ciò che è successo stamattina non è un caso unico, la repressione nei luoghi della formazione si riproduce continuamente e sappiamo che fa parte dello stesso sistema che oggi ci vuole tutti allineati alle dinamiche del “decoro” che non ci appartiene!” dichiara Manuel Masucci dell’Uds Campania.

“Non saremo in silenzio davanti a questo scempio, il sindacato studentesco ha una posizione chiara, a difese dei diritti degli studenti e delle studentesse ovunque vengano lesi. Vogliamo ricordare alla dirigente cosa c’è scritto nel Articolo 1 dello Statuto dei diritti e dei doveri degli studenti e delle studentesse ” La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di opinione ed espressione, sulla libertà religiosa, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.”

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