La giunta. Di Massa-Santocchio: primi “fuochi” per la presidenza del consiglio

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“Fatta l’Italia, facciamo gli italiani” si disse. Parafrasando, si potrebbe simpaticamente dire: “Fatto il sindaco, facciamo la giunta”. Dopo la psicosi dei consiglieri, ora è caccia alla giunta: assessori, nomine, deleghe, ruoli, assegnazioni.

Salvati, pian piano, comincia ad entrare nel vivo di una difficile opera amministrativa. Il primo grande scoglio sarà “accontentare” le richieste e le attese dello squadrone che lo ha condotto al trionfo, evitano assolutamente malumori e “capricci” che hanno pesato non poco sull’ex amministrazione, prima causando crepe, poi con il crollo.

C’è la questione “criterio” di assegnazione. In pratica, quale metodo adottare per le assegnazioni? Chi ha avuto più voti, due eletti per parte, chi ha lavorato nell’ombra (determinando la vittoria). Il primo grosso fuoco, immediatamente da spegnere, è il derby Di Massa-Santocchio sulla presidenza del consiglio. Infatti i due sembrerebbe si stiano contendendo la prestigiosa carica istituzionale. Di Massa ha preso una barca di voti e trascinato la coalizione. Santocchio è la guida spirituale di Salvati oltre che politico di navigata esperienza e dotato in fatto di pubbliche relazioni “politichesi”.

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