Venerdi Santo: il vero significato

162
Advertisement

Oggi è Venerdì Santo. Per molti è il venerdì che precede la Pasqua e come tale dedito agli ultimi preparativi e acquisti, per il Cristianesimo ha un significato molto più profondo. È in questo giorno che Gesù infatti patí la Passione, fu condotto al Calvario dove venne Crocifisso e lì in quel luogo di morte e di dolore spiró. Il digiuno
Come nel mercoledì delle Ceneri, è consigliato il digiuno a chi abbia più di 14 anni. Ma l’astinenza non è totale, esclusa soltanto la carne, mentre sono ammesse uova e latticini. Gli adulti dai 18 ai 60 anni sono invitati a praticare il cosiddetto digiuno ecclesiastico che consiste nel saltare un pasto (Il pranzo o la cena). Queste pratiche vengono celebrate in segno di penitenza. Non si celebra l’Eucarestia e le campane non suonano
In questo giorno non si celebra l’Eucarestia, ma viene distribuita quella che viene consacrata nella messa vespertina del giovedì Santo, in quella che viene chiamata la “Coena Domini“. In segno di lutto non suonano le campane, ad eccezione di quelle di Milano dove alle 15 risuonano per annunciare la morte di Cristo.  L’adorazione della Croce + è tra i simboli più forti del venerdì Santo e di tutta la Pasqua. In tutte le chiese è possibile raccogliersi in preghiera piedi della Croce che rappresenta la testimonianza della sofferenza reale e umana patita dal Signore. La stessa Crocifissione è avvenuta affinché venissero espiati i peccati di tutto il mondo.

Advertisement